Inno alla vita per Massimiliano
di red.

Giusto vent'anni fa Massimiliano Amolini perdeva l'uso di gran parte del suo corpo. Certo non la volontà di vivere intensamente la sua vita.

 
Il 18 agosto 1990, all’età di 15 anni, Massimiliano Amolini si tuffava nel lago, cambiando per sempre la sua vita.
Una frattura alla 5° e 6° vertebra, infatti, lo ha reso tetraplegico, immobile in un letto, dopo 144 giorni di coma.
Oggi Massimiliano vive con i genitori a Carpeneda, disteso in un letto, comunicando con gli occhi e col computer, circondato dall’amore e dall’assistenza dai genitori e dagli amici che sempre numerosi vanno a trovarlo.
 
A 20 anni dall’incidente, Massimiliano ha voluto festeggiare l’evento con una festa, perché la sua gioia di vivere è sorprendente, tangibile, animata dalla profonda fede che si è impadronita di lui.
Massimiliano ha pure scritto un libro che testimonia la grandezza del suo spirito.
 
Festeggiamenti, dunque. Così, la sera del 18 agosto scorso, Carpeneda è stata sorpresa dagli squilli della Fanfara dei Bersaglieri Piume del Garda, che dopo una breve sfilata è approdata proprio in casa Amolini, intrattenendo Massimiliano con un concerto di marce e inni. Una sorpresa graditissima? Di più.
 
La fanfara Piume del Garda, costituita recentemente tra Vallio Terme e Muscoline e diretta dal Capofanfara Gianluca Re, ha così potuto rendere omaggio alla vita, condividendo attraverso la musica la gioia di Massimiliano.
 
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