Bilancio positivo per l'autolettiga medicalizzata
L’«alleanza» operativa è stata stipulata nell’aprile del 2001, e da allora l’accordo tra il servizio d’emergenza «118» e associazione Volontari ambulanza della Vallesabbia ha portato all’effettuazione di 2.400 interventi in 2000 giorni.

L’«alleanza» operativa è stata stipulata nell’aprile del 2001 in quel di Nozza di Vestone; e da allora, l’accordo tra il servizio d’emergenza «118», che è responsabile dell’autolettiga medicalizzata, e associazione Volontari ambulanza della Vallesabbia ha portato all’effettuazione di 2.400 interventi in 2000 giorni.

La postazione fissa dell’ambulanza medicalizzata, dicevamo, si trova a Nozza, e sul mezzo prestano servizio ogni giorno un autista e un volontario del sodalizio valsabbino che affiancano medico e infermiere. Dall’avvio del servizio, la quantità di lavoro è cresciuta costantemente: se nel 2001 a volte non si faceva neppure una uscita, nel 2006, con 535 servizi in 365 giorni, l’operatività è stata più che piena.

Anche per via dell’importanza di questo presidio, istituito in un territorio che vede il primo ospedale disponibile, quello di Gavardo, a un’ora di viaggio da paesi come Bagolino e Capovalle. Disporre quindi di medico e di un infermiere in grado di muoversi rapidamente è fondamentale.

E il fatto che l’associazione Volontari ambulanza della Vallesabbia, nata nel 1989 e presieduta da Renato Paganelli, garantisca l’autista da affiancare ai 2 sanitari, rappresenta un utile contenimento dei costi.

«In 5 anni - ricordano i volontari - gli interventi in codice rosso o giallo sono cresciuti del 50%. La distribuzione? Nel 2006 le corse hanno riguardato soprattutto Vestone (97 viaggi); poi Nozza con 58 e Idro con 53. Le altre 327 uscite hanno raggiunto Bagolino e Ponte Caffaro, Casto, Lodrino, Vobarno e Roè Volciano».

L’associazione valsabbina del soccorso conta circa 400 volontari legati ai gruppi di Bagolino, Ponte Caffaro, Idro, Vestone, del Savallese, di Sabbio Chiese, di Agnosine e Bione, di
Villanuova e di Gavardo, e ha effettuato il 90% delle missioni lasciando al gruppi autonomo di Odolo il restante 10.

«A contribuire maggiormente è il sodalizio di Vestone che, oltre ai 213 interventi effettuati su 876, con 12 volontari impegnati si occupa anche della gestione degli aspetti logistici legati alla postazione di Nozza. Poi arrivano il Savallese, con 136 turni per 1.385 ore e 19 volontari; Agnosine e Sabbio con poco più di 100 turni ciascuno (per 1.230 ore svolte da 6 diverse persone), Ponte Caffaro con 95 turni per 1.111 ore e 10 soccorritori, e Odolo con 87 turni (841 ore e 12 operatori). Infine, Bagolino mette a disposizione 14 volontari, con i quali ha coperto 756 ore di attività».

Il tutto per assistere i circa 30 mila valsabbini residenti nell’area di competenza.

m.pas.
Da Bresciaoggi
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