Prevalle, più vigili per prevenire il bullismo
Bullismo a Prevalle? Il deprecabile fenomeno non abita qui. Nessuna segnalazione significativamente preoccupante da scuole, piazze, luoghi di aggregazione giovanile. Per ora.

Bullismo a Prevalle? Il deprecabile fenomeno non abita qui. Nessuna segnalazione significativamente preoccupante da scuole, piazze, luoghi di aggregazione giovanile. Per ora. E affinché il «per ora» si trasformi in «per sempre», istituzioni e associazioni hanno promosso una energica azione preventiva, a cominciare, ovviamente, da un’ampia e trasparente informazione.
In questo quadro si collocano le due serate promosse dall’Age di Prevalle per i genitori delle scuole materne, elementari e medie della cittadina del Chiese. Primo appuntamento giovedì alle 20.15 nella sala consiliare del Municipio. Il tema sarà: «Alla scoperta dell’altro nel bullismo». Giovedì 19 aprile, poi, stessa ora e stessa sala, l’argomento sarà: «Bullismo... e poi?». Le relazioni che apriranno il dibattito sono affidate alle psicologhe Erica Bui e Mariangela Melluso.

L’iniziativa dell’Age è pienamente condivisa e sostenuta dall’Amministrazione comunale di Prevalle. Tant’è che nell’ultima seduta consiliare, l’assemblea di Palazzo Morani si è occupata di «bullismo», preoccupata di possibili infiltrazioni in un’area fino ad ora incontaminata. Al termine del confronto tra gli schieramenti politici, è stata approvata una mozione bipartisan sullo specifico tema. Il documento impegna il Comune a vigilare con particolare attenzione ed a mettere in campo le risorse necessarie a impedire che questa piaga si diffonda.

È stato così varato un piano per rafforzare la presenza di agenti all’esterno delle scuole, sia negli orari di entrata che di uscita, in modo da prevenire litigi tra gli studenti (come talvolta è accaduto in passato), e anche per ragioni di sicurezza viabilistica.
A sostegno del progetto, concertato col comandante della Polizia locale, Maurizio Goffi, Palazzo Morani ha pubblicato un bando per la ricerca di «vigili ausiliari».

dal Giornale di Brescia
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