«Ambasciatori di pace»
di red.

Cos vengono chiamati i bambini saharawi che lasciano i campi profughi per testimoniare la loro storia. Alcuni sono ospiti a Gavardo.

 
Si calcola che siano 200 mila i Saharawi (gente del deserto) residenti in campi profughi nell'estremo Sud-Ovest dell'Algeria.
Di loro si parla poco, come di tutti i popoli "dimenticati", le cui rivendicazioni vanno a turbare interessi consolidati ed equilibri internazionali delicati.
I rifugiati Saharawi sono i sopravvissuti al grande esodo del 1975: interminabili e drammatiche marce nel deserto, in fuga forzata dalla loro terra, il Sahara Occidentale. 35 anni di vita nella zona considerata tra le più invivibili del nostro pianeta.
 
Ogni estate alcuni di questi bambini lasciano i campi profughi e portano in giro per il mondo la loro testimonianza.
Lo fanno in Francia, in Spagna, in Italia. Anche a Gavardo, dove ha sede l’associazione “Gruppo Shaharawi Rio de Oro Gavardo” che quest’anno si sta occupando dell’accoglienza di otto bambini disabili.
Rimarranno nella cittadina valsabbina fino al 19 agosto e per un’altra settimana ancora saranno ospitati a Caino.
 
I piccoli saharawi hanno trascorso il mese di luglio a Sesto San Giovanni dove hanno effettuato i primi accertamenti sanitari che vengono poi approfonditi a Gavardo, grazie alla disponibilità del Reparto di Pediatria dell'Ospedale valsabbino.
I bimbi intraprendono anche un programma riabilitativo-funzionale reso possibile da alcuni professionisti volontari (fisioterapisti e logopedisti) che fanno visita ai bambini durante la settimana.
 
Il lavoro del Gruppo Gavardese, che ha ottenuto l'importante sostegno dell'Amministrazione Comunale, non è confinato nel solo mese di agosto, ma prosegue durante l'arco dell'anno e realizza concreti progetti direttamente nei campi profughi situati nell'hammada algerina.
Unico l’obiettivo: dare sollievo e un po' di serenità soprattutto ai più piccoli e meno fortunati.
L'Associazione Rio de Oro Gavardo invita tutti a conoscere i bimbi ospiti a Gavardo presso la Scuola Materna Quarena, indicando l'orario più indicato che è la fascia del tardo pomeriggio o della prima serata.
Chi volesse prendere contatti con loro lo può fare telefonando a Marco allo 030 294008.
 
L’associazione gavardese si è costituita nel 2007 facendo leva su precedenti esperienze di volontariato proprio con i piccoli ambasciatori.
Gli associati sono persone di varia provenienza (Scout, associazioni volontariato, singoli cittadini, medici, intere famiglie...) che si adoperano per accogliere durante l’estate alcuni tra i bambini più sfortunati in quanto affetti da gravi disabilità legate sopratutto alle dure condizioni igienico sanitarie della vita nei campi profughi.
 
L’obiettivo del Gruppo gavardese che, pur autonomo organizzativamente, fa riferimento all’Associazione RIO DE ORO con sede nelle Marche da anni attiva in favore del popolo saharawi, è quello di offrire ai bambini la possibilità di curarsi, di sottoporsi anche ad interventi che consentano loro di tornare a casa, nel deserto, affrontando con un po’ più di speranza il futuro.
Nel 2009, sempre nella Scuola Materna “Quarena” di Gavardo sono stati ospitati 18 bambini accompagnati da due adulti Saharawi.
Un impegno che a vario titolo ha coinvolto circa 200 volontari: animatori, medici, addetti alla cucina, alle pulizie, ai lavaggi, ai trasporti, persone che hanno fatto donazioni, attività commerciali che hanno donato generi alimentari e vestiario etc...
Essenziale si è rivelato il supporto dell’Amministrazione Comunale e dell’Azienda Ospedaliera di Desenzano.
 
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