«La legge c'è, datevi da fare»
Quattro ambiti territoriali per la Valle Sabbia storica, che un domani potranno diventare altrettanti Comuni. La proposta datata, Aldo Vaglia la rilancia.

Caro direttore,
mi piacerebbe, attraverso le pagine del suo giornale, invitare il Presidente della Comunità montana di Valle Sabbia e i Sindaci tutti della Valle ad ottemperare alla legge 142/90.
Sono passati 20 anni dalla promulgazione della legge 142/90 che definisce i ruoli delle autonomie locali, ma del punto che sollecita le Comunità Montane a operare per la fusione dei piccoli comuni non si vede traccia.
Niente nelle passate gestioni di sinistra, silenzio assoluto ora che la maggioranza è di destra.
 
Il testo di Legge all'articolo 28 recita:
Le Comunità montane sono enti locali costituiti con legge regionale tra comuni montani o parzialmente montani della stessa provincia allo scopo di promuovere la valorizzazione delle zone montane, l’esercizio associato delle funzioni comunali, nonché la fusione di tutti o parte dei comuni associati”.
Ora. Interessante è la disputa sui chilometri del Presidente, ma non sarebbe il caso di dare seguito a disposizioni di legge, vero motivo per cui sono state istituite le C.M.?
O questi problemi sono da palleggiarsi fra destra e sinistra all’infinito perché fanno perdere voti? Sono più utili le polemiche su fatti personali che la vera politica?
 
In un articolo del 1996 un sindaco, augurando buon lavoro al giovane neo presidente della Comunità Montana, lo invitava “ad avviarsi sulla via più consona, quella cioè di attivare gli istituti previsti dalla 142/90, laddove i piccoli comuni sono caldamente invitati a mettere in atto forme di collaborazione tendenti all’associazione prima, all’unione poi e chi lo sa mai, forse anche alla fusione”.
L’augurio non è andato a buon fine, in comunità è cambiata la maggioranza, l’ex presidente ha fatto carriera, il sindaco che predicava bene sul giornale ma razzolava male nel suo comune deridendo le proposte della Lega “per un Comune di 10.000 abitanti” non è più sindaco ma fa ancora politica e potrebbe ripescare le buone idee di una volta.
La Lega ha oggi la possibilità di dimostrare che le sue non erano parole al vento, vedremo se anche lei preferisce le discussioni sulle auto blu.
Faccio mia una proposta di un ex sindaco per il dimensionamento scolastico che ritengo tuttora valida e che giro alle autorità per un possibile piano di intervento .

Ambito territoriale N°1
Bagolino (ab.3954), Anfo (ab.425), Capovalle (ab.470), Idro (ab.1603), Treviso Bresciano (ab.599)
Totale popolazione 7051

Ambito territoriale N°2
Lavenone (ab.643), Vestone (ab.4230), Pertica Bassa (ab.712), Pertica Alta (ab.608), Casto (ab.1763), Mura (ab.810).
Totale popolazione 8766

Ambito territoriale N°3
Barghe (ab.1079), Provaglio (ab.906), Preseglie (ab. 1443), Sabbio Chiese (ab.2966), Odolo (ab.1904), Agnosine (ab. 1837), Bione (ab.1342),
Totale popolazione 11477

Ambito territoriale N°4
Vobarno (ab. 7249) Roè Volciano (ab. 3995)
Totale popolazione 11274

I tempi della sperimentazione come unione dei comuni prima della fusione sono 10 anni, che verranno incentivati da maggiori contributi.
Le sedie sono quindi al sicuro per tutto questo periodo al termine del quale si può decidere se diventare un unico comune o sciogliersi.
Buon lavoro
Aldo Vaglia

Ricordo a me stesso, a Vaglia e ai lettori, che una proposta in tal senso era stata avanzata non molto tempo fa nella Conca d'Oro.
Prevedeva una stretta collaborazione fra le amministrazioni di Agnosine, Bione, Odolo e Preseglie.
Era stato stilato per l'occasione, in bozza, anche un accordo apparso sul sito del Comune di Odolo.
Poteva essere un buon inizio e anche su questo giornale avevamo salutato la novità con favore.
Tuttavia non ho notizia che la proposta abbia avuto il seguito che meritava.
Ubaldo Vallini
 
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