Valsabbia: «fare sistema» paga
di Ubaldo Vallini

Troppo presto per fare i conti, ma tutto lascia intendere per la Valle Sabbia di una stagione turistica che sta andando a gonfie vele.

 
Troppo presto per fare i conti, ma tutto lascia intendere per la Valle Sabbia di una stagione turistica che sta andando a gonfie vele.
“Diversamente da noi non può andare – è l’opinione di Gianzeno Marca, presidente dell’Agenzia turistica -. Anche perché la nostra capacità ricettiva è tanto circoscritta nei numeri che solo disastrosi eventi meteo potrebbero limitare in modo significativo le presenze turistiche”.
 
Tutto vero.
Vero però è anche che i valsabbini, quelli che a vario titolo si occupano di turismo, mai come quest’anno sembrano essere riusciti a passare dal “dire” di far sistema al “fare” sistema per davvero.
Lo testimoniano le iniziative che quasi senza soluzione di continuità occupano tutta l’estate, cercando il più possibile di evitare sovrapposizioni che le potrebbero mettere in competizione.
Così per ogni giorno e soprattutto fra luglio e agosto, il ventaglio di occasioni d’incontro si è fatto articolato per tipologia e anche per luogo interessato.
 
Col risultato di favorire tutti quanti gli organizzatori ed evitare il più possibile “tempi morti”.
Una buona pratica messa in campo dall’Agenzia, ma fatta propria anche dalle Amministrazioni pubbliche che quasi sempre hanno pensato bene di non ostacolarsi una con l’alta nel proprorre iniziative culturali, sportive o vocate all’intrattenimento.
 
Olandesi soprattutto, ma anche tedeschi, lo “zoccolo duro” delle presenze estere in riva all’Eridio.
Con la voglia di imparare a parlare francese: “Oltralpe si fa un gran parlare della nostra Rocca napoleonica, forse quella meglio conservata d’Europa, e anche i gemellaggi fra Comuni ci possono dare una mano” ci fa sapere Gianzeno Marca, che sogna di portare la percentuale residuale del 3%, attualmente rappresentata dal turismo francese, ad essere composta da due cifre.
 
Lago dunque, soprattutto con i campeggi, ma anche la montagna di Bagolino e Gaver, le Pertiche, Capovalle e Treviso Bresciano.
Lavorano a pieno ritmo in queste località la ventina di Bed&Breakfast che hanno aperto negli ultimi anni, e gli agriturismi.
Indicando una gran voglia, anche da parte del turismo praticato dai locali, di contatto con la natura e con i suoi prodotti. Un settore che è lungi dall’essere saturo.
 
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