Il cuore della comunità
di c.f.

Marted 20 luglio il primo appuntamento riservato alle parrocchie del Garda e della Valsabbia per presentare la lettera pastorale del vescovo.

Si terrà questo martedì 20 luglio a Villanuova sul Clisi la tappa riservata alla macrozona del Garda e della Valle Sabbia di “Terre di fede”, la prima iniziativa di Agorà, la serie di eventi ideati per presentare alle comunità parrocchiali la lettera del vescovo di Brescia per l’anno pastorale 2010-2011.
Mons. Luciano Monari ha scelto il tema della Comunità, secondo il motto giovanneo “tutti siano una cosa sola”.

Martedì sera, alle 21, in piazza Roma a Villanuova, sarà offerta una elevazione spirituale, con la presentazione attorno a un’opera d’arte bresciana, con musica e la lettura di brani della lettera pastorale del vescovo.
Don Giuseppe Fusari illustrerà l’Ultima cena del Romanino, pala del duomo di Santa Maria Assunta di Montichiari.
L’accompagnamento musicale è affidato ai Giovani Cantori della Corale S. Cecilia di Maderno, diretti dal maestro Giampietro Bertella.

L’opera d’arte
Collocata dalla critica verso la metà degli anni Quaranta del Cinquecento, questa Ultima Cena del Romanino (1535) fu realizzata per la Scuola del Santissimo Sacramento e collocata nella vecchia parrocchiale di Montichiari. Ricostruita in forme monumentali la chiesa, la tela venne racchiusa nel monumentale altare marmoreo della Cappella del Sacramento. Le mutate proporzioni della chiesa e dell’altare un poco diminuiscono l’effetto che la tela doveva avere in origine. Qui Romanino calcola con grande precisione il punto di vista, molto ribassato, dando forte risalto alla volta a botte con lacunari della stanza nella quale si svolge la scena, in un’ora non ancora serale, con la chiarezza del cielo che ancora si vede dall’oculo aperto nella parete di fondo. La tavola è un capolavoro di indagine realistica e di virtuosismi luministici, ma più ancora colpisce la profondità psicologica con la quale sono indagati i personaggi alle prese con l’annuncio del tradimento di Cristo e con l’istituzione dell’Eucaristia. A questo turbine emozionale non partecipa solo Giuda che, con l’atto simbolico di versare il vino per terra, esprime la sua volontà di sprecare il dono ricevuto da Cristo.

100719MonsLucianoMonari.jpg