Battaglie su due ruote a Misano
di red.

Nella tappa di Misano Adriatico della R-Series Cup si son dati battiglia anche i piloti del Moto Club de Vai.

Lo scorso 4 luglio si è svolta sul tracciato Misano World Circuit la quarta prova del combattuto trofeo Yamaha. Ancora una volta sono scesi in pista dando spettacolo gli alfieri del Moto Club De Vai.

Daniel Sanca, presidente del sodalizio motoristico valliese, dopo aver sfiorato il podio della gara del Mugello (il 20 giugno scorso), per soli 197 millesimi di distacco chiude terzo nella classifica finale della gara di Misano. La griglia di partenza si annunciava rovente, con ben 10 piloti in appena un secondo. Daniel Sanca occupa il terzo posto nello schieramento, mentre Alessandro Filippini lo seguiva posizionato undicesimo in griglia. La partenza è avvincente e non mancano i contatti. Daniel perde due posizioni a causa di un contatto con un altro concorrente alla prima curva. Il presidente prosegue, mentre l’altro corridore finisce fuori pista. Nel rientrare in pista il concorrente urta l’altro alfiere del Moto Club De Vai, il nostro Filippini, causandone la caduta e costringendolo al ritiro.

Torniamo a Daniel che dopo la prima curva si lancia alla rimonta dei piloti che lo precedono. Giunto presto in quarta posizione, Daniel si trova a battagliare per tutto il resto della gara per la terza posizione. Tuttavia il surriscaldamento dell’olio dei freni della R1 del presidente non gli permette di essere incisivo in staccata come vorrebbe. Chiude quarto in gara, ma la classifica gli assegna il terzo posto, in quanto il secondo arrivato era una Wild Car, e non viene conteggiato per la classifica. Il terzo posto comporta anche la verifica tecnica della moto di Daniel, che ringrazia tecnici, amici e sostenitori per il loro preziosissimo apporto anche nel corso di questo appuntamento.

Ora la classifica di campionato sorride al presidente che risale in quinta posizione e si prepara a battagliare per la terza posizione assoluta. Buona in ogni caso la prestazione di Filippini, che nonostante la caduta per colpa di altri, ha dimostrato in prova e qualifica di aver ritrovato la giusta confidenza con la Yamaha R1.

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