Paese che Vaij mistero che trovi
di red.

Il comico bresciano Leonardo Manera sarŕ protagonista di una rivisitazione in chiave umoristica delle note Leggende di Vallio questo venerdě alle Terme.

Leonardo Manera, comico, cabarettista, famoso per le sue esibizioni nel programma Zelig, presenta al pubblico di Acque e Terre Festival lo spettacolo Paese che Vaij, mistero che trovi.

L’appuntamento, a cura della Pro loco di Vallio Terme, si terrà venerdì 16 luglio, al Parco delle Terme con inizio alle 21.15. È uno dei pochi spettacoli a pagamento della rassegna Acque e Terre . I biglietti d’ingresso, a 5 euro, sono in prevendita all’ingresso delle Terme a partire dalle 20.15.

Il comico come i giullari di un tempo, viaggia in continuazione di paese in paese. Un po’ di stanchezza, certo, qualche disagio negli spostamenti, ma quante storie, quante facce, quanti luoghi da scoprire e da ricordare…
Leonardo Manera rilegge a suo modo le leggende di Vallio Terme (da “Leggende di Vallio” di Lino Monchieri e “Il patrimonio delle leggende di Valle Sabbia” di Patrizia Galeri), trovandoci spunti gustosissimi di comicità, raccontando di omicidi e di miracoli, di imprese eroiche e di quotidiane furberie, dei buoni e dei cattivi di un tempo. Che sono tanto diversi da quelli di oggi?

Leonardo Manera, pseudonimo di Leonardo Bonetti, comico, cabarettista e autore di molti suoi testi ha ottenuti vari riconoscimenti a livello nazionale: vincendo il “Festival Nazionale del Cabaret” nel 1999 e, l’anno seguente, il “Festival di cabaret Città di Cremona”, oltre al premio della critica “Zanzara d’oro”, trasmessa su Rai Uno.

Come attore ha recitato nel film La grande prugna di Claudio Malaponti nel 1999 e Ma femme s’appelle Maurice, di Jean Marie Poiret nel 2001. Per la televisione ha partecipato a diversi programmi comici come Seven Show, Paperissima, Quelli che il Calcio, Ciro, Belli dentro, Zelig, Zelig Circus e Zelig off.

Alcuni suoi personaggi sono diventati particolarmente famosi: il ventriloquio Vasco a cui hanno causato “una lesione alla retina”, il depresso monocorde che invia un “saluto festoso” a tutti, l’alienato che ripete ossessivamente “Adriana… Adriana” o Piter, parodia del ragazzo della provincia bresciana.

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