Anche a Gavardo non sono mancate le polemiche
Anche il Comune di Gavardo ha dato il via al bilancio di previsione per il 2007. E anche a Gavardo non sono mancate le polemiche legate ai contenuti; all’«opportunità» di alcuni investimenti.

Anche il Comune di Gavardo ha dato il via al bilancio di previsione per il 2007. E anche a Gavardo non sono mancate le polemiche legate ai contenuti; all’«opportunità» di alcuni investimenti.

La riunione del consiglio comunale che l’ha approvato ha anche varato l’aumento delle aliquote relative all’imposta comunale sugli immobili: una delle principali fonti di reddito per le istituzioni municipali.

L’ici resterà bloccata al 5 per mille per le abitazioni principali o per le seconde case concesse in uso gratuito ai parenti, mentre salirà fino al 6,5 per mille per le aree edificabili e per tutti gli altri fabbricati. Con l’eccezione degli «esercizi di vicinato in attività nei quali viene esercitata prevalentemente la vendita alimentare».

Nella delibera relativa si legge anche che «verrà applicata una detrazione di 61,98 euro per i nuclei familiari costituiti da un solo soggetto ultrasessantacinquenne, o da una coppia di anziani con capo famiglia ultrasessantacinquenne; nuclei possessori della sola casa di abitazione e che rientrano nel limite di reddito Isee di 9.000 euro».

L’impiego dei soldi in più? L’amministrazione precisa che gli introiti derivanti dall’aumento dell’ici non verranno utilizzati per finanziare la spesa corrente, ma per coprire una parte del mutuo che sarà «acceso» a partire dall’anno prossimo per realizzare la nuova scuola elementare.

E su questo punto sono arrivate in particolare le critiche dell’opposizione di centrodestra, formata dalla Civica gavardese e dalla Lega nord.
Ma vediamo i numeri del bilancio. Che pareggia fra entrate e uscite a 10.664.300 euro. La principale voce di guadagno è rappresentata dalle entrate tributarie, che porteranno nelle casse del Comune 3.593.000 euro: 1.630.000 dall’ici; 1.245.000 dalla compartecipazione irpef e altri 560.000 dall’addizionale della stessa imposta.

I trasferimenti da altri enti varranno 643.000 euro, e le entrare extra tributarie dovrebbero equivalere a un milione e 127.600 euro. Alla voce «spese correnti» si associano invece 5.161.658 euro, utilizzati soprattutto per il personale (1.261.410), i servizi (1.363.400) e i trasferimenti ad altri enti (1.781.792).

Le spese in conto capitale, vale a dire gli investimenti, sono infine rappresentate da 2.717.240 euro: la parte più corposa (966 mila euro) servirà per l’acquisto dello stabile di via Quarena (con terreno annesso) appartenuto fino a pochi mesi fa al Consorzio agrario bresciano e ora in mano al Consorzio lombardo-veneto.
Si tratta di un’acquisizione piuttosto importante, che coinvolgerà anche l’Unione dei comuni del medio Chiese (Gavardo e Muscoline), a cui verrà destinata una frazione dell’immobile da utilizzare come sede per la polizia locale consortile.

Come detto, forti critiche (e non solo sull’ici) sono arrivate alla maggioranza. In particolare, la Civica, per bocca del capogruppo Emanuele Vezzola, ha presentato due mozioni, entrambe respinte, che miravano a modificare l’assetto degli investimenti. L’attenzione di Vezzola si concentrava sui 405.000 euro complessivi che finanzieranno il nuovo tiro a segno e la pista ciclabile fra via Quarena e via Ferrovia: «Due spese non prioritarie - ha detto il capogruppo -. Sarebbe stato meglio utilizzare questi fondi per recuperare il teatro parrocchiale di Sopraponte, restaurare la chiesa di Santa Maria ed effettuare manutenzioni stradali».

Fabrizia Turini, capogruppo della Lega, ha invece manifestato la necessità di ridurre la spesa corrente riorganizzando gli uffici e razionalizzando i costi.

Luca Cortini
Da Bresciaoggi
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