Roè Volciano: le antiche strade, i personaggi
di Giancarlo Marchesi

Nel volume di Vitale Dusi e nel video di Pierantonio Pelizzari è descritto il paese valsabbino, da sempre crocevia fra il Garda e la Valsabbia.

Il territorio di Roè Volciano è contemporaneamente terra di valle, di lago e di collina. All’interno dei suoi confini amministrativi trovano infatti sintesi le caratteristiche morfologiche tanto della Valle Sabbia quanto della riviera del Garda occidentale.

A questo territorio, crocevia tra il lago di Garda e la Valle Sabbia, che si articola nei nuclei abitati di Volciano, Liano, Gazzane, Rucco, Trobiolo e Agneto e Tormini, Vitale Dusi e Pierantonio Pelizzari hanno dedicato rispettivamente un agile volume e un interessante video intitolati «Roè Volciano: le antiche strade, i personaggi».

Nel corso della presentazione dell’opera, avvenuta nei giorni scorsi, Vitale Dusi, non nuovo a lavori di approfondimento storico dedicati al territorio volcianese, ha evidenziato come «la pubblicazione abbia richiesto un impegno non indifferente, sia in termini di tempo che di energie profuse».

Il risultato finale ha ripagato tale impegno perché, grazie alle ricerche archivistiche e alle indagini sul campo compiute dal Dusi e dal Pelizzari, alle quali hanno collaborato alcuni amici degli autori, è stato evidenziato il profilo del millenario valico della Corona, punto privilegiato di collegamento tra la riviera salodiana e la Valle Sabbia. Ma non solo: è stato l'identificato il cippo posto al confine tra Volciano e Vobarno, datato 1562, che segnava il termine tra la Quadra di Montagna e la Quadra di Salò, unità amministrative appartenenti entrambe alla riviera salodiana.

Se la prima sezione dell’agile volume e del video è riservata al reticolo di strade che hanno consentito a Roè Volciano di rappresentare un crocevia nevralgico delle comunicazioni bresciane, la seconda parte dell’opera è dedicata ai volcianesi che si sono distinti nel corso dei secoli.

In questa galleria di uomini illustri, il volume riserva schede, tra gli altri, al letterato Jacopo Bonfadio; al generale Battista Ligasacchi, valoroso ufficiale dell’Esercito italiano, distintosi nel corso della Prima guerra mondiale; al pittore seicentesco Pietro Bellotti; all’insigne storico Federico Odorici. Il volume si chiude con profili dedicati alle antiche famiglie volcianesi: dai Fabbri ai Toni Bazza, dai Pontoglio ai Viani.

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