Il Gruppo Fondital fa acquisti in città
di red.

L’immobiliare del gruppo valsabbino si è aggiudicata l’asta dell’ex caserma Gnutti di Brescia, a ridosso del centro storico cittadino.

Al secondo tentativo, dopo che il primo era andato a vuoto, l’asta dell’ex Caserma Gnutti di Brescia se l’è aggiudicata la Nibofin Srl, immobiliare del gruppo valsabbino Fondital, in una cordata che ha visto insieme anche Gianfranco Ronchi della Ripa di Roè Volciano e il commercialista Arrigo Bandera.

La base d’asta, vale a dire il prezzo al quale l’Agenzia del Demanio ha fissato l’importo minimo per la cessione dell’immobile, rilevato dal Ministero della Difesa dieci anni or sono, era di 8,47 milioni di euro. Stesso importo peraltro previsto dal precedente bando, andato deserto. L’offerta presentata dalla società del gruppo che fa capo agli imprenditori della famiglia Niboli di Vestone, era superiore alla base d’asta di ben 700mila euro. La cifra in calce alla proposta di acquisto, infatti, è di 9.171.111,11 euro. Con questa offerta la cordata valsabbina ha sbaragliato il secondo concorrente.

L’immobile potrà essere destinato ad attività residenziali, terziarie o socioculturali, dopo il cambio di destinazione d’uso approvato nel 2007 dal consiglio comunale di Brescia, in cambio del quale il Comune riceverà dallo Stato il 15% del ricavato, vale a dire 1.270.500 euro.

L’immobile dell’ex circolo ufficiali è formato da un corpo del Seicento, molto rimaneggiato, da alcuni edifici dell’Ottocento e da una piccola chiesa sconsacrata (destinata a essere gratuitamente ceduta al Comune per uso pubblico), per una superficie lorda totale di oltre 7 mila metri quadrati (6.442 dei quali di edifici, 340 di portici, 310 di chiesa, più un cortile interno di 1.340 metri).
È stato dichiarato di interesse storico-artistico il 12 dicembre 2007, ed è sottoposto a vincolo dai Beni ambientali e architettonici.

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