In marcia su Arcore
di val.
I sindaci dei Comuni di confine, delusi per non essere stati ascoltati dal governo, questo venerdě protesteranno davanti ai cancelli della villa berlusconiana di Arcore.
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Avevano chiesto che i fondi che li riguardavano non venissero esclusi dalla manovra finanziaria.
Avevano minacciato che in caso di diniego avrebbero marciato su Arcore.
Non hanno ottenuto nessuna risposta e hanno deciso di mantenere la parola.
Lo faranno questo venerdì 25 giugno, dandosi appuntamento davanti alla villa di Berlusconi.
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La “scaletta” prevede l’arrivo per le 11 di una folta delegazione dei 450 Comuni fra quelli “di confine” e quelli immediatamente nelle retrovie che aderiscono ad AssComiConf.
Arriveranno su 40 pullman, su alcuni scuolabus e con auto private. Con gonfaloni e fasce tricolori.
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“Vogliamo far sentire direttamente al presidente del Consiglio la voce della nostra gente – ha affermato Marco Scalvini, ex sindaco bagosso e presidente di AssComiConf -. Una voce che manifesta tutto lo sdegno e la delusione nei confronti di quel silenzio operato fino ad ora dei palazzi della politica romana nei confronti dei Comuni dell’arco alpino che già sono stati riconosciuti come disagiati e bisognosi di fondi. Un danno a cui si aggiunge la beffa di un incomprensibile silenzio”.
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“L’arroganza dei bilanci non può far dimenticare che dietro ai numeri ci sono delle persone – ha aggiunto Scalvini -. Non è possibile accettare che si usino i soldi destinati ad emergenze sociali per tappare buchi di bilancio causati da sprechi e sperperi”.
Per le 14 e 30 è prevista la conferenza stampa del presidente AssComiConf davanti ai cancelli di villa S.Martino e per le 17 lo scioglimento della manifestazione.
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