Cavalli scrive ai parlamentari
Il presidente della Provincia scrive a tutti i parlamentari bresciani per sbloccare la Vobarno-Sabbio, auspicando «un’azione comune».
Parolini: «Ho proposto ad Anas il bando condizionato per accelerare i tempi».


«Una forte presa di posizione dei parlamentari bresciani per una rapida approvazione del progetto e del finanziamento del 1° lotto della ex SS 237». È quello che chiedono il presidente della Provincia Alberto Cavalli e l’assessore ai Lavori pubblici Mauro Parolini in una lettera inviata appunto a tutti i parlamentari bresciani, di maggioranza ed opposizione.
L’obiettivo è quello di superare l’empasse dei lavori di opere fondamentali per la viabilità, la vivibilità e lo sviluppo economico-turistico della Valle Sabbia.

«Ho inviato una lettera - precisa Cavalli - con la richiesta di un’azione comune, da svolgere a tutti i livelli, affinché non vadano deluse le aspettative delle popolazioni valsabbine e degli amministratori locali. Il tema è quello del completamento del primo lotto della Statale della Valsabbia, collegamento tra lo svincolo di Tormini e la variante Sabbio Chiese e Barghe.
«Per la sua entrata in esercizio - continua il presidente della Provincia - è necessario l’appalto delle opere di completamento, che richiede un finanziamento aggiuntivo di circa 30 milioni di euro. Nonostante siano state concluse le procedure di redazione del progetto, nonostante abbiamo chiesto e ottenuto di inserire quest’opera tra i due cantieri che è assolutamente prioritario concludere nella regione Lombardia, nonostante le promesse ricevute sulla conclusione dell’iter burocratico entro lo scorso mese di settembre, non vediamo fatti concreti. Ho chiesto, perciò, ai parlamentari bresciani un incontro da organizzarsi nel più breve tempo possibile».

Il pesante ritardo è emerso con chiarezza nel corso dell’ultima riunione svoltasi nella sede della Comunità montana di Valle Sabbia a Nozza di Vestone, il 19 marzo scorso. Infatti, per l’approvazione del progetto si attende di conoscere quanti fondi, derivanti dall’operazione del «Tfr», saranno disponibili. Poi se, come si spera, le priorità saranno rispettate, verrà dato il via libera al progetto, saranno stanziati i fondi e quindi attivate le procedure della gara di appalto. Insomma, i tempi si allungheranno a dismisura.

«Per accelerare l’intervento eliminando i tempi morti - spiega l’assessore Parolini - ho avuto un colloquio a Milano con il presidente di Anas, al quale ho lanciato una proposta. Parte dalla considerazione che le opere si faranno e che i tempi sono quelli prefigurati, cioè lunghi. Per questo ho proposto ad Anas di procedere ad emettere un bando di gara "condizionato" alla disponibilità dello stanziamento dei fondi. Se tutto andrà a buon fine, come è stato deciso, una volta deliberato il finanziamento si potrà perfezionare la gara aggiudicando l’appalto dei lavori e partire subito, guadagnando almeno 6 mesi di tempo sulla normale tabella di marcia. Mi è stato promesso che la proposta verrà attentamente valutata».

dal Giornale di Brescia

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