Vestone pedala forte sul riciclo
Raggiunta la quota del 42%, il centro valsabbino porsegue nella sua corsa, per fare sempre meglio con la raccolta differenziata.

 
Tradizionalmente nei territori periferici del Bresciano la raccolta differenzata dei rifiuti è una prassi poco seguita.
Era così anche a Vestone, ma adesso la situazione è migliorata, e si è passati dal misero 23% del 2003 a un più accettabile 42% attuale.
«E adesso - annuncia Enzo Pirlo, assessore all'Ambiente - entro il 2012 puntiamo al 65% previsto dalla legge; pena l'applicazione di maggiori oneri di smaltimento».
 
Cosa si è fatto per incrementare la raccolta di 20 punti percentuali in sette anni, e cosa si farà per fare lo stesso nei prossimi due anni?
«Abbiamo accorpato nei punti raccolta i diversi tipi di contenitore per facilitare la differenziazione contemporanea - risponde l'assessore -; installato oltre 60 nuovi contenitori per il riciclaggio e piazzato in ogni punto raccolta cartelli con chiare indicazioni su modi e luoghi dello smaltimento. Inoltre abbiamo distribuito a tutte le famiglie vestonesi un opuscolo che, scritto in italiano, arabo, inglese e francese, insegna a differenziare».
 
«In allegato c'era anche un lettera preparata dal sottoscritto - continua Pirlo -: dopo aver ringraziato i cittadini per un risultato quasi raddoppiato in sette anni, e descritto entrate e uscite del progetto "Ris-Par-Mi-An-Do", ricorda che la legge ci impone entro il 2012 l'obiettivo del 65% di riciclato, e anche di far coprire ai cittadini il 100% delle spese di smaltimento, mentre oggi siamo a quota '86%, e il resto lo paga il Comune».
Cosa c'è nel futuro ecologico di Vestone e della Valsabbia?
«L'impianto a biogas per l'organico e a biomasse per il legno. E l'introduzione della raccolta porta a porta».
 
Massimo Pasinettida Bresciaoggi
 
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