Fronte unito contro l'Enel
Partecipazione massiccia, come di consueto, all'assemblea del lago d'Idro, gratificata perfino da un timidissimo sole che ha fatto breccia fra le nuvole. Era la terza assemblea pubblica, svoltasi questa volta all'aperto.

artecipazione massiccia, come di consueto, all'assemblea del lago d'Idro, gratificata perfino da un timidissimo sole che ha fatto breccia fra le nuvole. Era la terza assemblea pubblica, svoltasi questa volta all'aperto, nella piazza centrale di Crone di Idro, piena di gente, e può essere definita l'assemblea della riconciliazione.
Riconciliazione fra il Coordinamento delle cinque Pro Loco del lago e la sindaca di Idro Augusta Salvaterra , con la quale c'erano stati non pochi dissapori nel mese di gennaio, quando si era rifiutata di ordinare la chiusura della galleria degli agricoltori, rea di sottrarre acqua al lago nonostante non fosse nemmeno collaudata.

Il primo a dare atto a Salvaterra della sua nuova posizione, dopo l'intervento del portavoce del Coordinamento Gianluca Bordiga , che ha ribadito con insistenza la necessità di «difendere il trinomio alveo-massa liquida-spiagge, è stato Franco Mellaia , l'avvocato che proprio per il Coordinamento sta portando avanti la battaglia legale per ridare dignità al lago. «Ringrazio il Comune di Idro - ha detto Mellaia - perché ha adottato una ordinanza che io considero illuminata, in cui viene ingiunto all'Enel di non asportare nessun materiale terroso che attualmente sta formando la cosiddetta tura, eretta per consentire i lavori di manutenzione dell'impianto di derivazione dell'Enel».

Inutile dire che l'informazione è stata accolta da un fragoroso applauso, com'era stata accolta da un applauso la proposta di Bordiga di «rimarginare la ferita secolare inferta al lago».
In sostanza il Coordinamento chiede che venga eretta una soglia del tipo tecnico Scimemi-Veronese, affinché l'acqua scivoli ad un livello naturale verso la condotta dell'Enel che porta alla centrale di Vobarno. Oggi la galleria dell'Enel pesca a 360 metri sul livello del mare; con la nuova soglia sarebbe costretta a pescare a 368 metri, ossia al livello naturale di scolmo.
Otto metri di differenza significano qualcosa come 112 milioni di metri cubi che non finirebbero nella condotta Enel e significano il mantenimento del lago al livello naturale, garantendo il deflusso minimo vitale per il Chiese.

«È certo che l'Enel si opporrà all'ordinanza del Comune di Idro - ha spiegato Mellaia - facendo ricorso al Tribunale superiore delle acque, ma noi diciamo forte e chiaro che saremo immediatamente a fianco del Comune, costituendoci ad adiuvandum dell'azione del Comune contro l'Enel per la difesa del lago. Perché l'Enel è un soggetto utilizzatore delle acque pubbliche e deve attenersi alle regole».
Un ospite che non manca mai alle assemblee del lago è Camillo Piazza (segretario della Commissione ambiente della Camera dei deputati), il quale ha ringraziato la determinazione dei lacuali. «Ci ha aiutato a lavorare.

La Commissione ambiente ha approvato una risoluzione che prevede che su tutti i bacini del nord (quindi compreso il vostro e compreso il lago di Molveno) ci sia il deflusso minimo vitale». Così si è beccato la sua dose di applausi.
Come la sindaca Salvaterra, del resto, la quale ha annunciato che, oltre all'ordinanza citata da Mellaia, il Comune di Idro ha intimato alla Regione Lombardia che entro la fine dei lavori di manutenzione alla condotta dell'Enel, quindi entro il 30 aprile, introduca una modifica alla regola, per permettere il deflusso minimo vitale.
L'ultimo annuncio capace di sollevare gli entusiasmi lo ha fatto il consigliere Verde trentino Roberto Bombarda , che ha spiegato: «Ai primi di maggio in Consiglio provinciale andrà in discussione un mio disegno di legge per istituire il parco naturale fluviale del Chiese dalla sorgente alla foce».

Insomma, come hanno sottolineato tutti gli interventi, «le battaglie condotte in questi anni stanno portando i loro frutti. Non si può ancora dire di aver vinto la guerra, ma la strada del successo sembra segnata».

Giuliano Beltrami da L'Adige
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