Il canto strozzato del Gal
di red.

Tanti progetti, pochi fondi. E' il bilancio attuale dei Gruppi di Azione locale (Gal) che lunedì prossimo si riuniranno a Salò per fare il punto.

 
Lunedì prossimo si riuniranno a Salò i Gal della Lombardia per fare fronte comune e sollecitare interventi politici che consentano finalmente di uscire dallo stallo che caratterizza l’erogazione dei contributi stanziati per il periodo 2007-2013.
In Lombardia i Gruppi di Azione Locale, società miste pubblico-private che realizzano progetti di sviluppo delle aree rurali utilizzando fondi europei, sono 16, 3 dei quali operano in provincia di Brescia (le aree coinvolte sono la Valle Camonica, la Val Trompia e il Sebino bresciano, l’Alto Garda e la Valsabbia).
 
Per tutte le 16 aree Leader gestite dai Gal, la Regione ha stanziato 65 milioni di euro da distribuirsi attraverso i Piani di Sviluppo Locale che i Gal hanno progettato nell’ambito del programma europeo chiamato Leader.
Basata su periodi di 6 anni, l’attuale programmazione Leader cade tra il 2007 e il 2013.
Ma i territori coinvolti ancora non possono beneficiare dei contributi.
La questione è già stata affrontata nel corso di un recente incontro tra i Gal lombardi.
 
«I Gal sono un riferimento per lo sviluppo delle aree marginali rurali - commenta il presidente del Gal GardaValsabbia, Giampiero Cipani - e l’Europa guarda ai Gal come a realtà innovative a cui lasciare grande libertà nelle scelte delle azioni da supportare. È necessario che questo sia considerato anche a livello regionale, rendendo i Gal partecipi del tavolo istituzionale sull’Agricoltura della Regione Lombardia».
 
Un messaggio chiaro alla Regione è stato lanciato anche da Ermano Pasini, presidente della Comunità Montana valsabbina e dell’Uncem Lombardia (Unione nazionale Comuni enti montani): «I Gal dovrebbero essere protagonisti nelle iniziative innovative di sviluppo delle aree svantaggiate, e invece siamo in una situazione che mette a rischio la realizzazione dei Piani di Sviluppo Locali».
La questione sarà di nuovo affrontata lunedì a Salò.
 
Il presidente Cipani sottolinea l’importanza della riunione per risolvere i problemi di oggi e garantire la continuità delle iniziative per migliorare l’economia nelle zone rurali: «Oltre a cercare soluzioni per rimediare alle difficoltà di tempistica e di erogazione degli attuali contributi, è fondamentale porre le basi perché i Gal siano elementi chiave nelle strategie che definiranno il futuro periodo 2013-2020».
 
s. bot. dal Giornale di Brescia
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