Erano da poco passate le 9 quando Mohammed Dadouch e alcuni amici sono arrivati sulla spiaggia che si raggiunge scendendo lungo lo stretto vicolo adiacente l’Hotel Du Parc, in via Cure del Lino.

Avevano deciso di godersi un’anticipazione delle imminenti vacanze estive, rinunciando ad andare a scuola (Mohammed frequenta il Cfp di Villanuova sul Clisi), per trascorrere una mattinata all’aria aperta.

Verso le 9.30 Mohammed decide di tuffarsi. Aveva fatto da poco colazione, ma l’incoscienza della sua età non reprime la voglia di un tuffo.

L’acqua del lago è ancora particolarmente fredda (intorno ai 19 gradi) e il rischio di congestione è particolarmente elevato se ci si immerge dopo aver mangiato.

 

Gli amici che erano con lui d’un tratto lo hanno visto in difficoltà. Annaspava, non riusciva a mantenersi sopra la superficie dell’acqua.

Uno di loro si è gettato in acqua e con l’aiuto degli amici lo ha adagiato sulla riva.

A salvarlo la prontezza dei ragazzi nel comporre il 118 sul cellulare e allertare i soccorsi.

Sul posto è giunta un’ambulanza e, poco dopo è atterrato a Barbarano l’elicottero.

 

I concitati tentativi di rianimare il ragazzo, che all’arrivo dei soccorritori era in arresto cardiocircolatorio, sono andati a buon fine.

Gli operatori del 118 sono riusciti a riattivare il battito cardiaco, strappando Mohammed a un destino che sembrava ormai segnato.

Il 17enne è stato poi trasportato d’urgenza alla Poliambulanza e le sue condizioni sono disperate.

 

Ad aggravare una situazione già critica per le conseguenze della prolungata assenza del battito cardiaco, le condizioni di salute del giovane, che come hanno testimoniato i compagni aveva un cuore malato.

Sul posto, per ricostruire la vicenda nei particolari, anche i carabinieri della Compagnia di Salò.

 

Mohammed Dadouch e la sua famiglia vivono fra la Pertica Bassa e Vestone da più di 15 anni.