Quel senso di vuoto e di impotenza
di Ubaldo Vallini

L’asfalto sotto le ruote era tanto viscido che sembrava sapone. L’hanno tastato tutti con la suola delle scarpe, nella notte fra venerdì e sabato, umida di nebbia e di pioggerella fine, l’ultima per Milena Zanolini.

L’asfalto sotto le ruote era tanto viscido che sembrava sapone. L’hanno tastato tutti con la suola delle scarpe, nella notte fra venerdì e sabato, umida di nebbia e di pioggerella fine, l’ultima per Milena Zanolini.
Patentata dallo scorso luglio lei però non deve essersene accorta. Stava scendendo lungo la 237 del Caffaro dopo la pizza con le amiche e dopo il pub. C’era stata la festa per il suo diciannovesimo compleanno scaduto martedì scorso e tenuto golosamente in serbo per farne un’uscita speciale nel fine settimana.

No, non se n’era accorta di quel sapone e ci ha rimesso la sua giovane vita.
Sarà la Stradale, intervenuta sul posto con una pattuglia da Brescia, a definire nei particolari quel che è successo. Non parliamo però di eccesso di velocità questa volta, qui l’azzardo non c’entra. Lo raccontano i primi rilievi, la posizione dei mezzi coinvolti, le testimonianze.

Erano le 2 di notte quando la Fiat Punto con a bordo la ragazza ha affrontato in direzione di Idro quella maledetta curva a destra che chiude repentina al chilometro 44 della 237 del Caffaro, teatro di tante sciagure fra i Tre Capitelli e la Pieve di Idro.
Leggera sul retrotreno, ancora di più su quel sapone, l’utilitaria si è messa di traverso esponendo il fianco sinistro sull’altra carreggiata.

E qui c’è poco da fare: solo un tragico destino in quel preciso istante e a quell’ora ti fa incontrare un’altra auto che arriva dalla parte opposta. L’urto contro l’Opel Corsa con a bordo due ragazzi di Sirmione è stato inevitabile. Per loro, protetti dall’airbag, nessuna conseguenza fisica.
Il dramma è stato causato dal muso della loro auto che si è letteralmente infilato nel fianco della Fiat accartocciandola e buttandola poi di lato, incastrando Milena fra le lamiere.

Hanno lavorato un buon quarto d’ora i Vigili del fuoco di Vestone, con pinze e divaricatori. Purtroppo all’equipe dell’ambulanza medicalizzata arrivata veloce da Nozza non è rimasto che constatare il decesso della ragazza.
La salma è stata ricomposta nella piccola camera mortuaria del cimitero di Idro e nel tardo pomeriggio di oggi (sabato), dopo il triste riconoscimento di rito, ha potuto raggiungere la casa di famiglia a Livemmo di Pertica Alta, sulla strada che dal centro del paese sale verso Barbaine.

La notizia della tragica scomparsa di Milena Zanolini si è presto diffusa in tutta la Valle Sabbia generando un lutto collettivo. Soprattutto a Livemmo, comunità di 300 anime che è come una grande famiglia allargata, dove vivono papà Gianbattista, operaio in Fondital e apprezzato pittore per passione, mamma Daniela che fa la casalinga e la sorellina Mara che frequenta la quarta elementare.

Milena invece frequentava il quinto anno del Liceo Scientifico al Polivalente di Idro, con ottimi voti. Tutti se la ricordano come la classica brava ragazza, tutta casa, scuola e chiesa, sempre gentile con tutti.
A prevalere per tutti un grande senso di vuoto e di impotenza. L’ultimo viaggio di Milena è atteso per questo lunedì alle 16 per i funerali che saranno celebrati a Livemmo.
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