Chiusa per proprietà privata
di Ubaldo Vallini

La singolare vicenda di una pista ciclabile che a Vobarno stata chiusa per un contenzioso, ma non si capisce fa chi.


I lettori hanno segnalato (questa volta dobbiamo dire più volte) e noi siamo andati a vedere.
 
Quella ufficialmente aperta arriva fino a Pompegnino di Vobarno, quella utilizzata dai ciclisti a centinaia ogni giorno prosegue verso Clibbio e scorre lungo la sponda destra del Chiese.
Permette di raggiungere con sicurezza Barghe da una parte e la Conca d’Oro dall’altra.
E’ la pista ciclabile che risale la Valle Sabbia, quella che gli amministratori vogliono ricongiungere con le Valli Giudicarie del Trentino che a loro volta già sono collegate con l’Austria.
Il tratto che la Provincia deve ancora concludere, perché possa essere poi affidato alle cure delle amministrazioni comunali, è in gran parte sterrato e pieno di buche, per alcuni versi pericoloso.
 
I ciclisti valsabbini però, abituati a strade magari ben asfaltate, ma con i camion che ti passano a pochi centimetri, hanno cominciato a percorrerla lo stesso.
“Con l’apertura del nuovo tratto di tangenziale fra Vobarno e Sabbio è arrivata anche questa ciclabile e non ci pareva vero” ci ha detto ieri Luigi, salito fin lì sulle staffe da Prevalle.
Però c’è un “ma” e ce lo rivela il collega di pedali Giovanni: “Purtroppo è rimasta aperta per un mese, poi sono apparsi i cartelli di divieto. Così siamo costretti ad abbandonare il tracciato, entrare nella frazione Pompegnino e percorrere un paio di chilometri per poterla riprendere più a monte”.
 
In breve la sosta dei due ciclisti si fa crocchio e nessuno è in grado di dare spiegazioni.
Anzi, chi dice di sapere non ha informazioni di prima mano. Così cerchiamo di capire noi.
La rete rossa che impedisce il passaggio è posizionata su quella che un tempo si chiamava via Campagnola, fra il muro che sovrasta a monte la tangenziale e la cascina dei fratelli Freddi.
 
Troviamo Adriano: “Io non c’entro niente – ci dice -. E’ stato il Comune che ritenendo la pista ciclabile pericolosa l’ha fatta chiudere. Un mese fa sono stati qui degli operai e dei tecnici a vedere come fare a sistemarla, lo vede quel fosso che è pericoloso davvero? Poi più nulla. Secondo me non hanno più i soldi”.
Poi Adriano decide di darcela tutta, la sua versione: “Spero che la facciano passare da un’altra parte invece che sull’uscio di casa. Me l’avevano anche promesso, ma solo a parole, purtroppo”.
 
L’altro interlocutore è l’amministrazione comunale, che nella sostanza conferma: “Un percorso alternativo a quello l’abbiamo chiesto anche noi, non sappiamo però quale successo avrà. La Provincia pare intenzionata a far passare la ciclabile proprio di lì perché è la soluzione meno costosa – ci hanno detto in municipio -. Il problema semmai è che quei due metri e mezzo disponibili per farlo sono di Anas, non della provincia”.
Più ingarbugliata di quanto potesse sembrare, insomma, la faccenda della ciclabile vobarnese.
 
100601VobarnoCiclabile01.jpg 100601VobarnoCiclabile01.jpg 100601VobarnoCiclabile01.jpg