Music for young
di Nicola Cargnoni

Nell’ambito della festa organizzata dalla Polisportiva di Odolo, un “contest” per le band musicali valsabbine

 
Serata dedicata alla musica giovane, quella che s’è svolta venerdì sera presso la tensostruttura del centro sportivo di Odolo.
Sul palco, nel contesto dell’iniziativa "Music for young" promossa dal Comune e dalla Polisportiva di Odolo si sono alternate cinque band, in un vortice di note e strumenti che ha chiamato in causa i più disparati generi musicali.
Ogni gruppo aveva a disposizione un set di 40 minuti, che si sono ridotti a 30 per le ultime tre esibizioni, a causa di alcuni ritardi avuti all’inizio e allo sforamento delle prime due.
 
Ad aprire le danze gli Eva Bitch, formazione composta per lo più da giovanissimi. Gli Eva Bitch propongono un repertorio rock e hard-rock che spazia tra i mostri sacri della musica.
“La scelta, per ora, è quella di esibirci con i grandi classici, non abbiamo un repertorio di canzoni nostre.” spiega Silvia, giovanissima cantante del gruppo.
“Ci siamo formati nel settembre del 2009 e proprio stasera abbiamo esordito dal vivo; dal canto mio ero emozionantissima, anche perché la mia preoccupazione maggiore consiste nel cantare pezzi resi famosi da voci maschili” continua la bravissima cantante, che con la sua voce già ben definita completa un quadro fatto da musicisti che nonostante l’età sono già tecnicamente molto preparati.
Ingredienti speciali per musica speciale, che va da Crazy Train di Osbourne, fino a SOS dei Police, passando dai Guns and Roses di Night Train e You could be mine.
 
A ruota, sul palco, è il turno dei vestonesi All stay out. Il genere proposto da Nicola e compagni è un moderno punk-rock, che accoglie gli applausi del pubblico, fin qua presente e abbastanza numeroso.
Infatti la loro performance desta entusiasmo e riceve le acclamazioni soprattutto dei più giovani. Nicola, voce e chitarra della band, ci racconta che “quella di stasera è la seconda esibizione per la formazione attuale che è questa da circa un anno”.
Durante gli ultimi due brani, gli All stay out accolgono sul palco un loro scatenatissimo fan che fa la seconda voce e che al termine di una canzone si scatena con un inverecondo rutto al microfono, accolto da un pubblico a metà tra lo stupito e il divertito.
“E’ una tradizione, – spiega Nicola – lui ci viene a trovare alle prove e lo fa sempre anche lì”.
 
Terza band di una serata che si preannuncia ricca di musica, i Ruvido, che arrivano da Bagolino, e si presentano sul palco di Odolo con un set che spazia tra vari generi della musica italiana, con bellissime e piacevoli versioni di Impressioni di settembre, Valvonauta, Male di miele, Nuotando nell’aria e Senza vento.
“Tra le altre, abbiamo suonato anche Sponde, che è una canzone nostra” ci dice Alfio, voce e chitarra. “Però ne abbiamo in programma altre, che più avanti inseriremo nelle nostre scalette”.
Tecnicamente molto preparati, con un repertorio invidiabile e un carisma coinvolgente, niente male per una band che ha i suoi natali all’inizio di quest’anno e che ha esordito dal vivo proprio in questa occasione.
Con una pecca. “Ci hanno tagliato lo spazio, quindi abbiamo potuto fare due pezzi in meno del previsto”. Peccato, si poteva essere meno fiscali.
Appuntamento per i Ruvido al Festival Rock che sarà organizzato questa estate alla Pineta di Bagolino, date ancora da definire.
 
Soltanto mezzora anche per i Kailas, gruppo valsabbino che affonda le proprie radici nei resti di vecchie band del panorama musicale.
Luca e soci si presentano sul palco per il loro set di musica sperimentale, perché questo è il genere che portano avanti. Niente cantato, niente voce, per una batteria, un basso e una chitarra coadiuvati talvolta da una tastiera/sintetizzatore.
Per i più scettici, un set di sola musica può spaventare e perplimere, ma bisogna davvero ammettere che è stata la mezzora più veloce della serata. Piacevoli e oltremodo interessanti, si lasciano andare a tecnicismi e ritmi coinvolgenti, mescolando sonorità rock a infiltrazioni progressive e noise, per poi lasciare spazio all’ultima band.
Potremo rivedere i Kailas già venerdì prossimo nel contesto della Bambo night, che si terrà venerdì e sabato presso l’oratorio di Vestone.
 
Sono i Johnny the bends a concludere la serata con un set convincente e che non delude, con Cocaine, Quello che non ho, Coming Breakdown, Jumpin Jack flash e con un gradito omaggio ai Bambini dell’asilo, con Sospirosa e Disse lei; per poi concludere con alcuni virtuosismi e assoli finali e una versione tirata di Impressioni di settembre.
 
Rassegna musicale dunque molto positiva, per chi ha potuto seguire le esibizioni rifocillandosi con la birra e le specialità dello stand gastronomico. Certamente un’esperienza positiva anche per i gruppi che hanno potuto esprimere la propria arte sul palco di Odolo.
L’unica nota stonata che non riguarda questa serata in particolare, ma il contesto valsabbino più in generale, è un fatto che balza all’occhio in occasioni come questa: se il genere musicale proposto non è quello della musica commerciale e/o dei grandi blasoni come Vasco et similia, purtroppo la risposta del pubblico è sempre piuttosto fiacca.
Ma ben vengano iniziative come questa e soprattutto gruppi musicali come quelli che hanno partecipato a Music for Young, che possano sempre portare avanti con dedizione e convinzione i propri progetti e la propria arte.
 
Nicola “nimi” Cargnoni
 
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