Il «Casa tour» fa tappa a Vestone
In occasione di «Casa se non ora quando» organizzato dal Giornale di Brescia, questo giovedì sera a Vestone il punto su urbanistica e mercato immobiliare.

 
L'appuntamento è per le 20 e 30 nell’auditorium «Mario Rigoni Stern», in via Glisenti 5, per una serata intitolata «Vestone: prospettive del mercato immobiliare nella capitale della Valsabbia.
Ci saranno Giovanni Zambelli, sindaco di Vestone, Marco Bonetti, direttore commerciale di Banca Valsabbina, Patrizio Guerra, membro dell’Ordine degli ingegneri, oltre ad esponenti del Collegio costruttori e del Listino immobiliare.
Come sempre, nella serie di incontri organizzata dal Giornale di Brescia, membri del Consiglio notarile e del Collegio geometri saranno a disposizione per consulenze tecniche in materia di casa.
 
Tornando ai temi di attualità del centro valsabbino, passa anche per la realizzazione di importanti opere pubbliche il rilancio di una comunità.
E c’è da dire che Vestone si sta impegnando molto.
Abbiamo accennato qualche giorno fa, riportando alcuni dati vestonesi in merito alla pianificazione per l’edilizia privata prevista dal Piano di governo del territorio di prossima adozione, della volontà di edificare nei prossimi anni un Palazzetto dello sport in un’area comunale posta sulla sponda sinistra del fiume Chiese.
 
Un centro sportivo polifunzionale
L’idea degli attuali amministratori è quella di approntare il progetto entro l’estate, per poterlo mettere in pratica entro fine mandato.
Si tratterebbe di una struttura coperta per la quale serviranno quasi due milioni di euro.
Troveranno spazio in quell’area anche le strutture per il tennis che andranno tolte dalla Caserma Chiassi, un bar, locali gestionali e forse anche la sede degli Alpini di Nozza.
Il vantaggio di realizzare queste strutture in quella quella posizione, una volta costruita la programmata ponticella sul Chiese, è la possibilità di utilizzare le piazze di Nozza come capaci parcheggi.
 
L’idea complessiva, però, è quella di trasformare tutta la zona di là del Chiese in polo sportivo: da quel punto risalendo la valle, infatti, già c’è una vasta area attrezzata a percorso vita ed il resto, fin quasi in contrada Santa Lucia, sono circa 80mila metri quadrati vincolati per lasciare spazio alle eventuali esondazioni del fiume: prati di proprietà di privati, che potrebbero diventare a loro volta buoni per l’uso pubblico e sportivo.
 
Sono previsti anche altri interventi di edilizia pubblica.
Sul municipio, tanto per cominciare, cronicamente alle prese con le barriere architettoniche, che presto sarà oggetto di un intervento per 400mila euro: ascensore, sistemazione spazi interni, recupero del capace sottotetto che ospiterà sala consiliare e sala Giunta: «Siamo in attesa di un finanziamento regionale per circa la metà della cifra necessaria - ci ha detto il sindaco Giovanni Zambelli -. Quest’operazione ci permetterà di portare nello stesso stabile anche l’Informagiovani e l’ufficio dell’assistente sociale».
 
Poi c’è l’allargamento dell’ingresso al paese dalla parte della Banca Valsabbina, con la costruzione di un marciapiede a sbalzo sul torrente Degnone e la sistemazione dell’intera Piazza Garibaldi che verrà ampliata inglobando il terrazzino della casa canonica.
Grazie ad un Frisl da 180mila euro, c’è l’intenzione di risolvere una volta per tutte anche il problema delle barriere architettoniche che impediscono a tutti di fruire liberamente dell’auditorium recentemente intitolato a Mario Rigoni Stern.
 
Opere a tutto campo
A Mocenigo, l’impegno di liberare alcuni locali da mettere a disposizione del Museo del lavoro, entrerà a far parte di un disegno più vasto e strategico, che intende favorire in quell’area la nascita di un vero e proprio polo sociale e culturale insieme: «Ci vorrà un po’di tempo e siamo solo all’inizio - ha spiegato Zambelli -, ci piacerebbe però che in quell’area trovassero spazio oltre alla scuola e al museo anche le associazioni e la Biblioteca».
Altra operazione di rilievo è quella prevista sulla «casa del barbiere» che si erge nelle immediate vicinanze del ponte di Nozza: «Questo intervento verrà finanziato con l’alienazione della ex scuola materna di Nozza - ha detto il sindaco -. Acquisiremo lo stabile e lo demoliremo, con l’obiettivo da una parte di realizzare uno spazio verde e alcuni parcheggi, dall’altra di mettere finalmente in mostra la parrocchiale di Santo Stefano».
 
Dal Giornale di Brescia
 
 
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