Il derby incendia Villanuova
di red.

Alla vigilia della trasferta a Gavardo, lo stadio della Villanovese è finito nel mirino di un commando di teppisti.

 
Alla fine ha vinto la squadra di Gavardo per 2 a zero, ma il raid vandalico al centro sportivo di Villanuova ha rischiato di mandare tutto all'aria.
Sulla vicenda indagano i carabinieri che non escludono nessuna matrice.
La concomitanza della sfida fra le rappresentative di due paesi divisi, da una storica rivalità sportiva già in passato andata sopra le righe, avvalora però la tesi che il blitz avvenuto sabato notte sia legato a vecchie ruggini fra le tifoserie.
 
Il commando dopo aver tagliato la rete di recinzione dello stadio in più punti ha appiccato fuoco alle protezione in materiale plastico.
Distrutto anche un gazebo in legno utilizzato come spazio bar, del valore di circa duemila euro.
Poi i vandali hanno devastato gli spogliatoi imbrattando i muri con vernice spray e slogan ingiuriosi firmati «Bag».
 
A testimoniare il passaggio dei teppisti nel bar una friggitrice distrutta e diversi contenitori di birra rovesciati.
Gli autori del folle gesto se la sono presa anche con la scorta di alimentari preparata per rifornire il punto ristoro del torneo giovanile «Trofeo Città di Villanuova-Memorial Silvano Bertasio» in corso allo stadio.
 
Il pensiero di tutti quanti è inevitabilmente corso alla turbolenta gara di andata quando, al comunale, i bianconeri della Villanovese s’imposero per 2-1.
Quel derby fu segnato dall’intemperanze di una ventina di ultras del Gavardo che lanciarono petardi sul campo e danneggiarono la rete di recinzione.
Come allora, entrambe le società hanno stigmatizzato l’episodio dell’altra notte.
 
«Prendiamo le distanze da un gruppo di facinorosi che non possono essere definiti tifosi» si legge in una nota del presidente del Gavardo Silvio Vacinaletti, che aggiunge: «Episodi simili ledono l’immagine del club e del paese, per questo se riusciremo a identificarli, denunceremo noi stessi i responsabili alle forze dell’ordine».
 
Indignato e preoccupato il presidente della Villanovese Tony Bertasio che fino a poche ore prima della partita aveva meditato di non far scendere in campo la squadra per protesta.
«Ma non giocare avrebbe significato darla vinta a una minoranza di persone irresponsabili che spero il Gavardo riesca presto a identificare ed isolare» ha affermato Bertasio.
 
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