I problemi saranno affrontati domenica prossima
Il lago d’Idro «scolma» ormai dal mese di febbraio dal suo corso naturale, ma la soluzione ai problemi dell’Eridio č ben lungi dall’essere definitiva.

Il lago d’Idro «scolma» ormai dal mese di febbraio dal suo corso naturale, ma la soluzione ai problemi dell’Eridio è ben lungi dall’essere definitiva.

Ora per i rivieraschi la paura è del prossimo futuro, quando l’Enel toglierà lo sbarramento in terra (creato per permettere i lavori di manutenzione al canale) e l’acqua riprenderà ad essere utilizzata per la produzione di energia elettrica. A quel punto anche il decreto Regionale che aveva ristabilito il deflusso minimo vitale non avrà più efficacia.

Rimangono alcuni paletti fissi che vengono dagli accordi con la Prefettura, e cioè che entro il primo di maggio il lago deve essere a quota 368,50 metri slm, (massima regolazione prevista) e che potrà arrivare fino a quota 369,00 (massimo invaso in casi straordinari), ma rimane anche la vecchia regola che possono essere prelevati fino a 3,25 metri e questo non garantisce più il deflusso minimo vitale. Il sogno degli abitanti del lago d’Idro, e del tratto di fiume tra Lavenone e Barghe, risvegliato in questi mesi dal gorgoglio dell’acqua che scorre su tutta l’asta del Chiese, rischia di infrangersi.

Ma nessuno si è «seduto sugli allori», e per domenica prossima il Coordinamento delle Pro loco, con la collaborazione del Comitato difesa lago d’Idro e fiume Chiese e il Gruppo delle donne del lago d’Idro ha indetto la terza pubblica assemblea.

Non si può dimenticare la determinazione del ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, che più volte ha ribadito agli enti interessati l’importanza del deflusso minimo vitale, ma la Regione Lombardia, che diserta le riunioni del ministero, sarà disposta a rispettare i buoni propositi?

La pubblica assemblea, fissata per domenica alle 15 in piazza a Crone (in caso di maltempo nell’aula magna del centro polivalente) si propone infatti di «informare sugli sviluppi del caso lago d’Idro e condividere nuove azioni popolari volte a favorire la costruzione della soglia per lo stramazzo sul canale dell’Enel in difesa del minimo vitale».

A Crone apriranno i lavori dell’assemblea il portavoce del Coordinamento delle pro loco Gianluca Bordiga, l’avvocato Franco Mellaia e l’onorevole Camillo Piazza, della Commissione ambiente della Camera.

Mila Rovatti
Da Bresciaoggi
0328lago di Idro.jpg