Con lo snow nei canaloni del Blumone
di Ubaldo Vallini

Dimestichezza con l'estremo per un giovane di Vestone. Fra le imprese, la più recente, la discesa fra le balze del Cornone che si affaccia sul Gaver.

 
Non è nuovo a questo genere di imprese, visto che con l’amico Teo Tomasi è già sceso più volte dalle pendici della Corna Blacca inaugurando vie mai percorse e sempre scivolando su di uno snowboard.
Ma nemmeno vuol passare per uno scavezzacollo senza sale in zucca.
Insomma: che le sue trovate possano apparire un po’ esagerate a qualcuno lo mette nel conto, ma ci tiene a precisare che ogni volta sa valutare alla perfezione i rischi che corre.
 
Lui è Andrea Gabrieli, 23enne di Vestone. Solo per parlare delle fatiche di quest’anno ci sono più discese lungo i canaloni della Corna Blacca, che essendo la montagna di casa conosce come le sue tasche, ma c’è anche la conquista di un canalone sulla parete ovest del Dosso Alto, una sulla Ucia e poi tantissime altre magari meno estreme di queste ma sempre entusiasmanti.
 
“Si fa così: si sale con gli amici e poi si scende, scegliendo con cura i passaggi, valutando la consistenza del manto nevoso e i rischiâ€.
Gli altri quasi sempre con gli sci, che sono un po’ più facili da controllare, lui è il mago della tavola, che manovra come pochi sanno fare.
L’ultima impresa, veramente da brivido, è quella fatta sabato scorso sotto gli occhi attenti di Agostino, Francesco e Bolzo, amici suoi di Casto, che l’hanno accompagnato sul Cornone di Blumone e filmato mentre scendeva lungo passaggi mai percorsi da nessuno in quelle condizioni.
 
“Abbiamo scelto di salire lungo il canalone centrale del versanete Ovest, dal quale siamo poi ridiscesi†ci racconta. Certo è più facile da dire che da fare, visto che nella parte più alta è stata calcolata una pendenza estrema con un passaggio anche “oltre†di 60°, “corto, ma ripidissimoâ€.
Una via che poi “cala†un po’ quanto a pendenza rimanendo però quasi sempre attorno ai 50-55° con qualche tratto meno angosciante che si “appiattisce†fino ai 45°.
“Si tratta di un canale esposto con salti di roccia che è da fare con la neve neve perfettamente assestata. Peccato che lo fosse fin troppo, visto che era ghiacciata e per un tratto addirittura piena di colatoi a loro volta solidificatiâ€.
 
Un’impresa della quale Andrea va particolarmente orgoglioso: “Si tratta sicuramente di una Prima con lo snowboard, fatta dalla montagna più alta della nostra bella Valle Sabbia che insieme alla mia Corna Blacca è anche una delle più affascinantiâ€.
“La via normale è quella che sale da nord-est ed è quella che gli scialpinisti si apprestano a fare in primavera dove già sempre io l'anno scorso sono riuscito a scendere fin dalla croce di vetta mentre di lì non scende mai nessuno perchè è un canale molto esposto a 50° di pendenza e tutti lasiano gli sci 150 metri più in basso per poi percorrere questo tratto con i ramponi e le piccheâ€.
 
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