Lago più pulito con Nichessa e Arhab
di Ubaldo Vallini

Saranno i Comuni rivieraschi a gestire il battello spazzino. Presto arriverà anche l'eradicatore di alghe.

 
Lo si scorge ormeggiato fisso al molo di Crone, bianco e azzurro. Dal tetto della cabina di pilotaggio a volte si tuffano i ragazzini.
In giro per il lago lo si è visto poco negli anni scorsi, con Cesare Tavelli alla guida che è l’unico sull’Eridio con la patente adatta.
Stiamo parlando di Nichessa, il battello spazzino che Garda Uno ha gestito per un bel po’ di anni sul lago valsabbino per conto della Provincia.
 
Da venerdì scorso se ne occuperanno invece i Comuni rivieraschi: Anfo, Bagolino, Idro e anche Bondone che possiede la fetta trentina del lago.
L’idea è quella di insensificarne l’utilizzo per la pulizia superficiale dello specchio d’acqua che da alcuni anni ha ritrovato il giusto livello ed attende un serio risanamento delle acque.
Troverà ricovero al porto di Ponte Caffaro, in virtù del fatto che toccherà a Bagolino di fare da capofila alla cordata di enti impegnati del progetto.
 
Presto, al momento è ormeggiato a Sirmione, scivolerà in acque valsabbine anche Arhab, un battello più piccolo nelle dimensioni, attrezzato ad eradicatore.
E’ da sistemare un po’ quanto a meccanica e una volta pronto servirà per fare piazza pulita delle alghe che si ostinano a crescere a dismisura proprio dove i bagnanti intendono dare le loro bracciate migliori, o dove sono di intralcio alla pubblica navigazione.
 
Per definire gli ultimi particolari e firmare la convenzione, si sono ritrovati nella sede caffarese del municipio Umberto Bondoni per Anfo, il sindaco di Idro Giuseppe Nabaffa, quello di Bondone Gianni Cimarolli ed Enzo Melzani che è il delegato bagosso per le questioni del lago.
Con loro, per la Provincia di Brescia, il dirigente dell’area Ambiente Riccardo Davini e la collega Chiara Buratti.
Ventimila euro l’anno per tre anni è quanto si sono impegnati a versare per l’operazione dal Broletto. Risorse alle quali si andranno ad aggiungere (al riguardo però ancora non ci sono previsioni) quote delle Provincia autonoma di Trento o da parte degli stessi Comuni se lo riterranno utile per migliorare nell’aspetto e nella sostanza il lago.
 
Ad ogli modo i suddetti battelli potranno occuparsi della raccolta dei rifiuti che normalmente stazionano sulle acque, di eccessivi accumuli di macrofite, piccoli interventi di disinquinamento, rimozione di materiali sommersi che possano reccare danno alla navigazione, controllo degli equilibri tra le specie ittiche e loro rimozione nel caso di morie.
In termini generali non potranno occuparsi di rimuovere spazzatura dall’acqua nei porti privati, raccogliere rifiuti solidi o alghe dalle spiegge e dalle sponde del lago oppure occuparsi di materiali pericolosi come le bombe inesplose.
 
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