«Quel sindaco si sente un podestà»
di red.

Dura presa di posizione da parte della Cgil bresciana nei confronti del primo cittadino di Gavardo e del Segretario comunale, suo fiduciario.

 
«La Funzione Pubblica Cgil e la Cgil Camera del Lavoro di Brescia chiedono al Sindaco ed al Segretario Generale del Comune di Gavardo di ritirare l'ordine di servizio generale (circolare 5/2010 a firma del Segretario Generale) dal titolo "Contegno del personale, modalità di saluto, ivi compreso il personale della polizia locale nei confronti di autorita' e del sindaco, (anche in occasione della fiera campionaria)", con il quale si impongono a tutto il personale modalità di saluto delle autorità del tutto estranee alle regole di comportamento già contenute nel Codice di comportamento dei dipendenti, parte integrante del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.
 
La circolare del Segretario evidenzia un ennesimo straripamento di potere scivolando anche nel ridicolo laddove impone il "buona sera" anche nel primo pomeriggio e l'obbligo di alzarsi in piedi come in caserma avanti il Comandante supremo.
 
I dipendenti comunali non sono soldatini ed il segretario generale non è il caporale di giornata.
I sindaci non sono i Podestà.
Se trattati come esseri umani e lavoratori portatori di diritti anche i dipendenti del comune non mancheranno in cortesia e gentilezza nei confronti di tutti e non solo delle autorità».

Avviso ai naviganti:
La fotografia abbinata alla posizione assunta dalla Camera del Lavoro, che qui riportiamo integralmente, non vuole come ci pare ovvio accomunare la figura del sindaco Vezzola a quella del duce.
Ci scusiamo fin da subito con chi può aver interpretato a questo modo, secondo noi erroneamente, la scelta.
Solo abbiamo voluto rispettare nella sua interezza il comunicato diramato attraverso il sito della Cgil, che è corredato da analoga immagine.

Ci pare questa una doverosa precisazione.
Ubaldo Vallini
 
 
 
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