E per le alghe i «pastiglioni»
di val.

Lo studio sulle dinamiche biologiche del lago promette soluzioni pi avanti nel tempo. Per l'immediato si prospettano altri interventi.

 
Se lo studio avviato dalla Regione Lombardia promette di svelare i meccanismi di regolazione biologica del lago d’Idro, necessari per invertirne il processo degenerativo, resta di stretta attualità il problema della presenza delle alghe in prossimità della riva, che in molte spiegge fanno da ostacolo alla balneazione.
Una questione che la Comunità montana ha deciso di affrontare ricorrendo alla biotecnologia: “Abbiamo contattato una società leader nel settore degli interventi di questo genere, la Eurovix, che è in grado di fornire dei prodotti biologici da disciogliere in acqua nei punti nevralgici, quelli riservati alla balneazione – fa sapere L’assessore comunitario Michele Brugnoni -. Si tratta di pastiglioni di batteri compressi e liofilizzati che somministrati periodicamente promettono di risolvere il problema delle alghe”.
 
“Certo non in via definitiva – aggiunge Brugnoni -, col vantaggio però di essere efficaci alla svelta”.
L’idea, in via sperimentale, è di effettuare questi interventi su due spiegge del territorio di Idro, una di Anfo e una di Ponte Caffaro.
 
Sul fatto che si tratti di prodotti ecocompatibili sembra non ci siano dubbi, ad ogni modo il progetto dovrà essere autorizzato da Asl e Arpa.
“Soprattutto – dice ancora l’assessore -, deve essere assolutamente compatibile con lo studio sul lago che sta avviando in questi giorni la Regione”.
Un intervento che verrebbe a costare 2.900 euro per ettaro: nemmeno tanto, se si considera che le alghe proliferano al massimo a dieci metri dalla riva e con quella cifra scomparirebbero per un chilometro di costa.
 
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