La «piccola storia di Afzal» DUE
Il sindaco di Gavardo Emanuele Vezzola replica alla replica del direttore di Vallesabbianews.it Pubblichiamo volentieri.

 
Gentile Direttore,
con riferimento alla sua replica sul caso del signor Afzal, per rispetto alla verità dei fatti e dei comportamenti tenuti dai funzionari dell’Ente, non posso non precisare che:
 
1) lei non ha presentato alcuna richiesta formale di accesso agli atti e pertanto nessun documento le è stato formalmente negato dal Comune di Gavardo.
Tanto più che quando mi ha contattato telefonicamente non mi ha richiesto alcun atto o documento, né si è lamentato di una mancata adesione alle sue richieste.
La sua affermazione è semplicemente non vera e, comunque, spettava e spetta al signor Afzal richiedere ed ottenere copia di documenti che lo riguardavano, non certo a lei;
2) la citata circolare n. 7170, nel richiamare il Decreto 5 luglio 1975, impone criteri più restrittivi di quelli utilizzati in precedenza che facevano invece riferimento ai parametri fissati dalla regione per l’edilizia residenziale pubblica;
3) dalla ricostruzione dei fatti che le ho fornito è evidente che la differenza fra gli 83-88 mq che consentivano inizialmente una certificazione per sette persone ed i successivi 61 mq rilevati a marzo 2010 è determinata dal fatto - semplice e chiaro - che prima dell’ordinanza n. 50 del novembre 2009, durante i sopralluoghi non si eseguiva il controllo ed in raffronto con i dati e le mappe catastali, e che quindi l’abuso commesso non era stato accertato;
4) lei omette di considerare che non è possibile per questo Ente e per nessun Comune certificare una superficie che sia frutto di un abuso edilizio e che, pertanto, la casa è idonea solo per 4 persone;
5) l’unica responsabilità è quella del signor Afzal che ha realizzato vani senza autorizzazione edilizia, ha commesso quindi un abuso ed oggi si duole delle conseguenze di questo suo illecito comportamento.
 
Altre speculazioni possono essere solo il frutto di interpretazioni personali che nulla hanno a che vedere con i fatti e con il rispetto delle regole che intendiamo perseguire con rigore.
Chi pensa invece che le regole e le leggi possano essere disattese o ignorate pur di favorire la “piccola storia di Afzal”, lo dica apertamente.
 
Il Sindaco di Gavardo Emanuele Vezzola

Verissimo, non ho presentato alcuna richiesta formale e nemmeno un accesso agli atti.
La ringrazio per averlo precisato. Questo significa solo che non posso dimostrare la veridicità della mia affermazione, non che la stessa sia falsa.

Quanto all'incongruenza fra superfici rilevate e superfici accatastate la invito ad sincerarsi che lo stesso non accada anche per le vie ed i numeri civici esclusi dalla predetta ordinanza numero 50.
Personalmente ritengo che se si vogliono sanare gli abusi lo si debba fare sia se sono stati eseguiti da Afzal o Aziz, sia da Giuseppe o Filippo.
La stessa cosa dovrebbe valere anche per chi si candida ed ottiene di amministrare un paese per "tutti" coloro che vi abitano, lavorano e pagano le tasse.

Ubaldo Vallini
 
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