Roè e Capovalle: omaggio al reduce Fucina
di Cesare Fumana

Auditorium di Roè Volciano gremito sabato sera per la presentazione del libro scritto dal reduce alpino Giovan Battista Fucina.

C’è un personaggio che unisce i due paesi di Capovalle e Roè Volciano. È Giovan Battista Fucina, conosciuto da tutti semplicemente come Battista, che è stata capogruppo degli alpini sia di Capovalle sia di Roè Volciano, caso unico fra le penne nere della sezione “Monte Suello” di Salò.

A Capovalle, suo paese natale, ha retto il gruppo dal 1957 al 1967, poi, dopo il trasferimento nel paese più a valle, ha guidato il gruppo di Roè Volciano dal 1969 al 1994.

Ed è stato Emanuele Ronchi, suo successore alla guida delle penne nere volcianesi, a sollecitare Battista a scrivere le sue memorie di soldato, ma anche di partigiano delle Fiamme Verdi, della sua vita di lavoro fra Valle Sabbia, Trentino e Svizzera, del suo impegno per gli alpini di Roè Volciano.
E il suo gruppo di Roè, guidato ora da Cristiano Lonati, ha dato alle stampe “Un uomo, un alpino, un padre” che è stato presentato questo sabato sera alla presenza di tante persone di Roè Volciano, di tanti alpini, dei vertici della “Monte Suello” col presidente Romano Micoli, e di una delegazione ufficiale di Capovalle, guidata dal sindaco Enrico Rizzi e dal capogruppo Enrico Righetti.

Il caso vuole che in questo momento i primi cittadini di questi due paesi siano entrambi alpini: nell’ultima tornata elettorale sono stati infatti eletti sindaci Emanuele Ronchi a Roè Volciano ed Enrico Rizzi. Entrambi sono stati anche capigruppo dei rispettivi gruppi dell’Ana. All’inizio è stato proiettato un filmato che racconta le vicende della campagna di Russia, inframmezzate da una intervista realizzata a Battista Fucina. Poi è stato presentato il libro, corredato da numerose foto di Fucina, con l’intervento dei due sindaci, del capogruppo Lonati, del presidente Micoli, del maresciallo Fiumara del secondo reggimento “Vicenza”, da sempre legato agli alpini di Roè, e Domenico Lombardi, che con Guglielmo Bottarelli, Fabrizio Quistini, Cristiano Lonati e Mario Fucina (figlio di Battista), ha curato la pubblicazione del libro.

Davvero toccanti le parole di Battista Fucina, che si è commosso ricordando le tragiche vicende della Russia e quanti non sono riusciti a tornare a casa. Ha poi ringraziato tutti per l’aiuto nella pubblicazione del libro e per la bella serata.

Il libro, per chi fosse interessato, è reperibile presso il gruppo alpini di Roè Volciano.

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