"Un uomo, un alpino, un padre"
di c.f.

Sabato sera, nell'auditorium comunale di Roè Volciano, sarà presentato il libro del reduce alpino Giovan Battista Fucina, già capogruppo degli alpini di Roè.

Sarà presentato questo sabato sera, alle 20, nell’auditorium comunale di Roè Volciano, per iniziativa del Gruppo Alpini e del Comune di Roè Volciano, il libro del reduce alpino Giovan Battista Fucina “Un uomo, un alpino, un padre”.

Fucina è nato nel 1922 a Capovalle ed è stato capogruppo degli alpini del paese natale dal 1957 al 1967, poi, dopo il trasferimento a Roè Volciano, del gruppo di quest’altro paese, dal 1969 al 1994, caso unico nella sezione “Monte Suello”.

La sua infanzia è stata caratterizzata dalla morte del padre e della sorella all’età di 5 anni. Dopo una giovinezza passata sui monti della Valle Sabbia è arrivata la chiamata alle armi, nel battaglione alpini “Val Chiese”. Dopo l’addestramento, la partenza per la campagna di Russia, la tragica esperienza nella steppa russa e della ritirata. Dopo l’8 settembre 1943 ha appoggiato il movimento partigiano valsabbino. Finita la guerra il lavoro come boscaiolo e muratore in Valle Sabbia, nel Trentino e in Svizzera, senza mai dimenticare gli alpini.

«Dopo l’esperienza della guerra e della ritirata – scrive nella prefazione Cristiano Lonati, attuale capogruppo di Roè Volciano –, Giovan Battista ha saputo tradurre quelle sofferenze in impegno civile, servendo con forte operosità l’intera comunità. Tutto quello che ha fatto, come sempre affermato, è a ricordo dei suoi compagni che dalla sacca di Nikolajewka non sono più tornati. Fucina, poco più che ventenne, con la voglia di vivere negli occhi, non ha dimenticato la storia e, con l’impegno sociale e una grande voglia di reagire, ha costruito la sua vita. Una vita piena di sacrifici, con i quali ha raggiunto grosse soddisfazioni sia nell’ambito famigliare, sia come Capo Gruppo degli Alpini di Roè Volciano. Ringrazio Giovan Battista perché per me e per tutti noi Alpini è stato ed è tuttora una figura importante, che ci ha insegnato come la storia possa imprimere nel carattere di una persona lo spirito di fratellanza, l’amicizia verso le persone ed un grande senso civico».

Fra le opere che hanno lasciato l’impronta del suo impegno alla guida del gruppo di Roè Volciano c’è il monumento agli Alpini e la costruzione della bella sede del gruppo. Ancora oggi, nonostante qualche acciacco dovuto all’età, non manca mai alle Adunate e alle manifestazioni degli alpini.

In foto Giovan Battista Fucina

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