Cambio nel segno della continuità
di Ubaldo Vallini

Aldo Prete, colonna portante della Rsa San Giuseppe di Ro Volciano, lascia l'incarico. Se ne occuper Giancarlo Arrighi che l'ha voluto al suo fianco come vicepresidente.

 
Il Consiglio di Amministrazione lo riconferma nel ruolo all’età di 82 anni, ma dopo una settimana lui lascia l’incarico.
Si tratta di Aldo Prete, colonna portante della Rsa San Giuseppe Onlus di Roè Volciano per un’intera epoca: presidente per gli ultimi 25 anni, ma attivo nella struttura fin dalla sua nascita avvenuta all’indomani della seconda guerra mondiale.
Il compito di sostituirlo è stato affidato a Giancarlo Arrighi, che ha manifestato la sua ferma volontà a proseguire nel solco tracciato da Aldo Prete, tanto da volerlo al suo fianco almeno nel ruolo di vicepresidente: “Non possimao certo lasciarci scappare un uomo con la sua esperienza” ha affermato Arrighi nell’assumere questa per lui nuova responsabilità.
Parole di elogio per l’opera compiuta nel corso degli anni dall’ormai ex presidente sono state espresse anche dal sindaco Emanuele Ronchi.
 
Un impegno che arriva da lontano
Aldo Prete ha vissuto in prima persona il momento della costituzione e costruzione di quella che allora era la “Casa di Ricovero”.
Una struttura che è nata come gesto di grande solidarietà della popolazione di Roè Volciano.
Furono i cittadini, infatti, a decidere di autotassarsi sullo stipendio per poter pagare il prestito di 2.000.000 di lire che l’Azienda De Angeli Frua aveva fatto al Comune per la costruzione del Ricovero.
Un impegno che si presero in molti anche fra i lavoratori di altre aziende (come la Falck), che accettarono di autotassarsi per permettere alla comunità di dotarsi di questa struttura assistenziale per anziani e bisognosi.
 
Un patrimonio comune
Per questo la CdR è sempre stata vissuta dalla popolazione di Roè Volciano come patrimonio comune, e non come atto di liberalità o di donazione di un ricco concittadino.
Dal 1950 al 1961, già esponente della locale sezione Partigiani che lo aveva nominato nel Comitato Autonomo di Assistenza comunale, Aldo Prete fu chiamato a ricoprire la carica di Segretario.
Rientrò poi a far parte del Consiglio di amministrazione della San Giuseppe nel 1978 e venne nominato Presidente nell’85 (dal 2005 ricopre anche incarichi in seno al coordinamento provinciale delle RSA).
Nel corso degli anni, Aldo Prete si è sempre posto l’obiettivo di difendere la RSA come patrimonio di tutta la comunità, riuscendo a mantenere nel tempo col concorso dell’Amministrazione comunale un alto standard qualitativo e costi il più possibile abbordabili.
 
Una «ristrutturazione» dietro l'altra
Nel ruolo di presidente si è trovato ad affrontare cambiamenti radicali di assetto giuridico e a dover garantire nuovi standard fissati dalla normativa regionale riuscendo addirittura a farsi riconoscere 40 posti accreditati, 10 in più di quelli attesi per una struttura che fa capo ad un solo piccolo comune.
Con la nuova gestione comincia quindi per la Casa di Riposo una nuova epoca, nella quale certo le sfide non mancano.
Fra queste i nuovi investimenti strutturali che mirano a dotare la struttura di almeno quattro “posti di sollievo”, a disposizione di quelle famiglie che dovessero ritrovarsi nella necessità di dare assistenza continuativa ad un anziano, senza avere la possibilità di organizzarsi nell’immediato a domicilio.
 
“Anche in questo caso stiamo registrando l’impegno dell’amministrazione comunale” ci ha detto il nuovo presidente Arrighi, che all’insegna della continuità rispetto alla precedente gestione si dice “certo che il nuovo corso verrà affrontato con la giusta dose di spirito di iniziativa e prudenza, cercando di non stravolgere tutto quello che in 60 anni a Roè Volciano è stato fatto a beneficio di tutti”.
 
Nelle foto:
- la Rsa San Giuseppe
- Aldo Prete
 
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