La crisi spinge in altalena la Valsabbia
di val.

Buio pesto per alcuni, spiragli di luce per altri. La ripresa, se c'č, č piuttosto lenta. Qualche dato valsabbino.

 
Ripresa? Dati difficili da interpretare quelli valsabbini, dove accanto alla formulazione di contratti di solidarietà e ricorsi dalla Cassa integrazione, arrivano anche alcune commesse che permettono ad altrettante aziende di tornare a pulsare di produzione, anche se con l’orizzonte un po’ corto.
In questi ultimi giorni, ad esempio, dati Fiom sul comparto meccanico registrano i sessanta dipendenti in tutto che alla Brc Rossetti e alla Rossetti Production di Casto hanno raggiunto l’intesa per il rinnovo del contratto di solidarietà per un intero anno.
La riduzione media dell’orario di lavoro sarà mediamente al 60% e l’azienda ha garantito gli anticipi oltre che il pieno riconoscimento della tredicesima mensilità.
 
DurerĂ  dodici mesi anche la Cassa integrazione straordinaria per gli 83 dipendenti, nove dei quali impiegati, della Pedrotti Normalizzati di Gavardo in forte crisi.
In questo caso è previsto l’anticipo a rotazione.
 
Per contro, sempre nel comparto meccanico, i segnali positivi sono rappresentati dalla ripresa della produzione dopo un periodo a regime di contratto di solidarietà iniziato lo scorso dicembre alla Metalfer di Roè Volciano. Riprende a produrre tubi anche la Borusan Mannesmann di Vobarno e rientrano nei reparti gli operai della Omsi Trasmissioni di Roè.
Commesse che per ora riempiono solo i prossimi due mesi, ma la direzione è positiva.
 
Tiene tutto sommato botta Fondital che, dopo la settimana chiesta a febbraio, ha manifetsato la volontĂ  di utilizzare altra Cig dal 22 ale 26 marzo, anche se non per tutti gli operai presenti negli stabilimenti di Vestone e a Carpeneda di Vobarno.
Sempre Fondital avrebbe chiesto di prolungare la chiusura per il periodo pasquale utilizzando le ferie arretrate.
Se ne discuterà lunedì prossimo quando sono state fissate le assemblee di approfondimento.
 
Se il Gruppo Fondital è da considerare il cuore pulsante, gli altri gangli ugualmente vitali per l’economia valsabbina sono quelli rappresentati dalle aziende con meno di 15 addetti, che fanno ricorso alla Cassa in deroga.
A questo livello la situazione sarebbe ancora in netta flessione.
I dati raccolti dal Servizio Lavoro per l’area “storica” fino a Vobarno, mentre da Roè Volciano in giò ci pensa i Cfp, indicano che al momento ne usufruiscono 240 addetti e che non accennano a diminuire.
 
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