A zonzo sulle strade di Valsabbia
di Ubaldo Vallini

La mancanza di segnaletica adeguata sta creando molti problemi a chi non conosce a menadito la logistica viaria valsabbina

 
“Per fare questa la strada ci sono voluti vent’anni. Speriamo che per mettere i cartelli ne servano alcuni di meno”.
Lo sfogo è quello di un pescatore, che l’altro giorno si apprestava a far abboccare pesci nei pressi del ponte di Clibbio.
Che c’entra la pesca on la viabilità? C’è che mentre “il nostro” preparava l’attrezzatura si sono fermati in tre a chiedere indicazioni sulla direzione da prendere.
E abbiamo cerato di capire il perchè.
 
Il satellitare non serve
Chi da sempre è abituato a prercorrere la Valle Sabbia, salendo dai Tormini fino a Sabbio Chiese, nemmeno ci fa caso.
Per l’abituè a prevalere, in merito alla novità dell’apertura della Variante che finalmente permette di bypassare in un sol colpo l’abitato di Vobarno e quello di Roè Volciano, sono i ridotti tempi di percorrenza permessi dalla nuova arteria che in pochi minuti ti permette dalla pianura di arrivare in vista di Vestone, e viceversa.
I problemi nascono per chi in Valle Sabbia ci entra per la prima volta e si ritrova ad avere a che fare con indicazioni stradali che definire inadeguate è un eufemismo.
E non pensate di cavarvela meglio se possedete l’onnopresente navigatore satellitare, quasi mai aggiornato sul tronco viario che risale il corso del Chiese.
 
Un paio di esempi
Provate a guidare il classico “bilico” che dopo aver infilato la Valle deve raggiungere Odolo, ad esempio: sicuro arrivate dritti fino a Vestone, prima di accorgervi che siete fuori strada, e non va meglio nemmeno se qualcuno vi dice di uscire a Sabbio Chiese, visto che al primo rondò di cartelli con scritto Odolo non v’è traccia.
Oppure uscite a Carpeneda, dove c’era il nostro pescatore, sia scendendo la valle che percorrendola in salita: impegnate il nuovissimo svincolo e provate fra una rotonda e l’altra a capire da che parte dovete andare, ipotizzando che dobbiate raggiungere Sabbio, Carpeneda, Clibbio o Vobarno.
Già è poco intuitivo e pericoloso il primo “dare precedenza” se provenite dalla pianura, ma il bello viene dopo, quando vi trovate ad impegnare il primo rondò che presenta tre uscite e nessun cartello.
 
Andirivieni a caso
Per capire meglio cosa succede fermatevi lì un po’: vi capiterà di notare le auto che prendono a destra o a sinistra, percorrono alcune centinaia di metri e poi tornano indietro, anche più di una volta, fino a quando non incontrano una buonanima in grado di togliere loro i dubbi.
Vero è che a possedere un buon senso dell’orientamento puoi sempre scendere a quardare nel fiume da che parte scorre l’acqua, ed agire di conseguenza.
Ma non sarebbe meglio piazzare qualche cartello in più, prima che la faccenda diventi l’ennesima barzelletta?
 
. in foto: l'anonima rotonda di Carpeneda
 
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