Investimenti con il freno tirato
Fra i progetti del bilancio del comune di Salò anche un ostello della gioventù che ha suscitato le perplessità dell’opposizione

Sono ridotti ai minimi termini gli investimenti programmati dal municipio di Salò per il 2010. Li elenca l’assessore al bilancio Alberto Pelizzari, in sede di approvazione del preventivo, passato col sì della maggioranza, che si riconosce nelle posizioni del Pdl e della Lega, e il no delle minoranze. «Ammontano in totale a due milioni e 181 mila euro - spiega Pelizzari -. La voce più importante riguarda la realizzazione dell’ostello della gioventù, all’interno della vecchia casa Eca. Costo: un milione, di cui metà coperto da mutuo e metà da un contributo regionale. Poi un impianto fotovoltaico per 300 mila euro, manutenzioni varie per 400 mila, verde e arredo 100 mila. Il resto è costituito da roba di minore entità: segnaletica, progettazioni, acquisto di attrezzature scolastiche. Vorrei aggiungere che l’amministrazione ha cercato di non toccare le spese ordinarie sociali, quelle legate al diritto allo studio, alla pubblica istruzione e cultura, al turismo».

E le entrate per tali interventi? Oltre a prestiti da contrarre con le banche, a finanziamenti regionali o statali e all’utilizzo degli oneri di urbanizzazione, 250 mila euro giungeranno dalla cessione di otto box auto, in piazzale Martiri della Libertà, ottenuti nell’ambito dell’operazione Italmark.

L’ipotesi ostello ha suscitato dubbi e perplessità. «Nell’edificio tra via Trieste e via Gasparo - dice Vincenzo Zambelli, del Partito democratico - ci sono 17 appartamentini per anziani, che verrebbero cancellati. Non riesco inoltre a capire perché si parli di un milione di euro, quando nella delibera originaria della giunta l’importo era ben più consistente: un milione e 800 mila. E ancora: non esiste alcuna certezza che arrivi il contributo di 500 mila euro. Sarebbe stato molto meglio pensare a creare una foresteria al Liceo Fermi, sopra Campoverde, o a stipulare una convenzione con la Casa della giovane di San Jago, di proprietà della parrocchia».

E Fabio Frassoni, della lista Cittadini: «L’ostello è un’opportunità, ma la priorità era di mantenere gli alloggi popolari». Mugugni anche per i 310 mila euro stanziati a suo tempo per alcune opere nella frazione di Campoverde, tra cui l’illuminazione pubblica, e ora spariti. Scelta contestata in un precedente consiglio da Alberto Colombo, ex assessore, stavolta non presentatosi.

Dopo avere rammentato la «scomparsa» della sistemazione di piazzetta S. Antonio, Gianluigi Pezzali, del Msi-Destra, ha parlato di «un preventivo misero e vuoto. I grandi interventi degli anni scorsi hanno spolpato le casse comunali». Continua invece a slittare la sistemazione di piazza Vittorio Emanuele, meglio conosciuta come la Fossa: è prevista infatti per il 2012.

Sergio Zanca da Bresciaoggi

100224SaloMunicipio.jpg