Un libro per salutare
di Giancarlo Marchesi

Il commiato di don Angiolino diventa per Anfo l'occasione di riscoprire i tesori artistici racchiusi nella parrocchiale.

 
Anfo, il borgo posto sulla sponda occidentale del lago d’Idro nella porzione di costa compresa tra il monte Porle e il monte Suello, ora può contare su una pregevole guida artistica della parrocchiale dedicata ai S.S. Pietro e Paolo.
Nei giorni scorsi, infatti, in occasione della serata di commiato a don Angiolino Cobelli, che tra qualche settimana lascerà Anfo, è stata presentata la «Breve guida artistica» voluta dal Consiglio pastorale, per rendere omaggio a don Angiolino.
 
L’agile volume, che ha potuto contare sulla cura editoriale di Giancarlo Melzani, riprende saggi di diversi autori pubblicati dal 1989 al 2007 sulla rivista «Anforacconta», periodico della locale Pro Loco e su «Damphus», bollettino parrocchiale anfese.
L’obiettivo perseguito dal Consiglio pastorale con questa operazione editoriale è stato quello di fornire a parrocchiani e turisti un utile strumento per apprezzare pienamente i tesori artistici racchiusi nella suggestiva parrocchiale.
 
Il volume corona egregiamente gli sforzi compiuti dalla comunità anfese in questi ultimi lustri: dal 1996 al 2004, infatti, grazie alla generosità di alcuni privati, sono stati portati a termine dal laboratorio artistico dell’anfese Romeo Seccamani i restauri di ben quattro pale d’altare.
Ma non solo: questa piccola ma vivace realtà parrocchiale tra il 2006 e il 2007, con il concorso di tutta la popolazione, si è accollata l’onere di restaurare tanto l’organo quanto il prezioso crocifisso ligneo attribuito allo scultore veronese Valentino Bonesini.
 
La presentazione della guida è stata affidata al professor Carlo Sabatti, che da anni è impegnato in una personale ricerca sulla storia artistica di questa comunità.
Sabatti nel suo intervento ha toccato le tappe fondamentali legate alla costruzione, alle trasformazioni e agli ampliamenti architettonici che hanno caratterizzato la parrocchiale: dalla sua costruzione risalente al XV secolo all’ampliamento avvenuto nel 1847, al completamento del 1907.
Lo studioso ha poi intrattenuto la nutrita platea parlando sia dei diversi altari, che impreziosiscono la chiesa, sia del crocifisso risalente alla fine del Cinquecento.
 
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