Sopraponte ricorda don Antonio
di Cesare Fumana

Nel primo anniversario della morte dell’amato sacerdote gavardese, domenica mattina nella parrocchiale di Sopraponte sarŕ celebrata una messa in suffragio.

Domenica 21 febbraio ricorre il primo anno della morte di don Antonio Andreassi, l’amato sacerdote gavardese che per quasi cinquant’anni è stata la guida pastorale, e non solo, della parrocchia di San Lorenzo di Sopraponte.

E proprio domenica, nella chiesa in cui ha officiato per tanti anni, sarĂ  celebrata alla 10 una messa in suo suffragio, presieduta dal vescovo ausiliare emerito Vigilio Mario Olmi.

Il ricordo di don Antonio, uomo intelligente e lungimirante, nonché attento pastore di anime, è ancora molto presente nella comunità soprapontina e gavardese, ma anche ben oltre i confini del paese. Il sacerdote, infatti, è stato per tanti anni cappellano degli alpini della “Monte Suello” e con loro ha vissuto momenti di impegno e di gioia, com’è tipico dell’associazione delle penne nere in congedo.

A lui la sezione Ana di Salò ha dedicato un premio che sarà assegnato annualmente ad un giovane socio alpino che nel corso dell’anno si è particolarmente distinto nell’attività associativa e per l’attaccamento ai valori alpini, per “mantenere viva la memoria del cappellano alpino, con l’intendo di tramandare i valori di fraternità e di solidarietà che il sacerdote e soldato bresciano ha sapientemente coniugato, sia nel periodo bellico, sia in tempo di pace”. Il primo riconoscimento sarà consegnato nella prossima assemblea sezionale di marzo. Per questo domenica anche le penne nere, cappello in testa, saranno presenti alla messa in ricordo dell’indimenticato sacerdote.

100219donantonio.jpg