Don Angelo Nolli a Sopraponte
di Cesare Fumana

La parrocchia di San Lorenzo di Sopraponte ha da ieri un nuovo amministratore parrocchiale, figura che guiderà la parrocchia in attesa dell’unità pastorale con Gavardo.

Da ieri la comunità parrocchiale di Sopraponte ha una nuova guida. Si tratta di don Angelo Nolli, fra l’altro originario proprio della frazione gavardese.

È stato nominato dal vescovo Luciano Monari amministratore parrocchiale residente, cioè svolgerà il ruolo di parroco per un lasso di tempo medio lungo, rimanendo di casa a Sopraponte.
La parrocchia soprapontina di san Lorenzo è da alcuni mesi senza parroco, da quando don Gian Mario Tisi dalla primavera scorsa ha dovuto lasciarla per motivi di salute. La parrocchia è stata seguita dal vicario zonale, nonché parroco di Serle, don Italo Gorni.

"A dicembre don Gian Mario ha rinunciato alla parrocchia – ci spiega il vicario zonale – e in attesa di nuove disposizioni in merito alle unità pastorali, il vescovo ha provveduto alla nomina di don Angelo come amministratore parrocchiale".

In tema di unità pastorali il vescovo prenderà delle decisioni in settembre, anche se Sopraponte non è detto che debba essere interessata da subito. Dipenderà da quando partirà l’unità pastorale con Gavardo. La diocesi è da qualche anno che sta intraprendendo la scelta delle unità pastorali e nei prossimi anni, a causa della carenza di sacerdoti, molte parrocchie saranno raggruppate per formare queste strutture pastorali.

La nomina del nuovo sacerdote va a definire un periodo di incertezza, in cui la parrocchia versava da diversi mesi: dopo la partenza del parroco precedente, don Gianmario Tisi, la comunità era stata affidata temporaneamente alla direzione del vicario zonale don Italo Gorni. Con la nomina di amministratore parrocchiale da parte del vescovo mons. Monari, don Angelo Nolli torna, dopo anni di servizio sacerdotale, nel suo paese d’origine.

Don Angelo, 61 anni, è stato ordinato sacerdote nel 1974; ha a lungo «peregrinato» intorno al mondo. Agli inizi del suo percorso sacerdotale è stato curato per cinque anni a Gussago, dopodiché si è strasferito come missionario prima in Ecuador e poi in Brasile, dove ha svolto la sua attività per ventidue anni.

Ultima tappa, prima di approdare nuovamente a Sopraponte, sono stati gli otto anni trascorsi nella casa parrocchiale di Sasso, frazione di Gargnano, dove ha intrapreso un’esperienza di vita eremitica.
Don Angelo ha anche un fratello sacerdote, don Armando Nolli, parroco di San Faustino in città.

Soddisfazione è stata espressa dai fedeli soprapontini per l’arrivo di una guida per la parrocchia che per lunghi mesi ha sofferto una presenza costante di un sacerdote.

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