Asco Vestone vince ancora
Dopo il pareggio nel primo tempo, i valsabbini raggiungono il vantaggio sui valtriumplini grazie a una prodezza di Zanetti e Flocchini.

Promotica Sarezzo - Asco Vestone 1 - 2

La signora Promotica ospita la signora Asco, recupero dell’ultima giornata di andata che la neve ostacolò. Il freddo cane che entra nelle ossa è di quelli che ti fanno stare in branda il giorno dopo a bere roba calda. Avevano ragione i nostri nonni a non cercar morosa in questa siberiana Valtrompia. “Diglielo tu al cavallo che poi, a San Valentino, ti dovrà portare da lei”. Neanche per andare dalla Lollobrigida sarebbe valsa la pena di affrontare queste bastarde temperature. “Meglio le nostrane valsabbine, che non saranno splendide, ma almeno ce le hai lì comode vicino casa.”
I valtromplini devono vincere, se intendono continuare a competere per il campionato; la sconfitta li affonderebbe. Una vittoria dei valsabbini vorrebbe dire, infatti, discorso a due con i bassaioli del Fuorimisura, battuti e mandati a meno sei nel turno precedente.

Al fischio d’inizio sono i locali che prendono in mano il gioco. Con buone trame di prima costringono alle corde Guance Rosse che, come al solito di questi tempi, prova a fare male di contropiede, che stasera però è poca roba. A centrocampo il predominio della signora Promotica è netto, tanto che il gol sembra arrivare da un momento all’altro. E arriva, sebbene su pasticciaccio grosso della difesa ospite. Un innocuo campanile diventa pericoloso in un attimo. Zuaboni, portiere barghense ma di vestonesi origini, abbandona la porta ed esce convinto di intercettarlo, ma si fa saltare come un tacchino. La palla rimbalza decisa verso la rete, inseguita da capitan Ebenestelli, che potrebbe rimediare facile con un colpo di testa a lato. Il colpo di testa ci sarà, ma all’incrocio dei pali. Di autogol di simile fattura non ne ricordiamo molti, dal Dopoguerra ad oggi.
Sotto di uno, Guance Rosse la mai doma va subito a cercar pareggio. Bel numero in fascia di Bordini, ometto circense, che con un traversone dalla trequarti pesca in area, solo come un cane, il sempre bello da vedere Corsini. Colpo di testa chirurgico e benvenuto pareggio. Prima dell’intervallo ci sarà il tempo di assistere ad un paio di mezzi miracoli di Zuaboni, che da tacchino si trasformerà in una signora aquila. L’1 a 1 rimane in piedi.

Secondo tempo. I locali, innervositi dall’ostinato pareggio, evidentemente vogliono rendere ai Tromboni le quattro pappine prese su a Mocenigo, ma sentono di non potercela fare solo con il gioco, così si aiutano con dell’altro materiale che hanno in repertorio: simulazioni, scenate, e lamentele al signor arbitro. I Tromboni accettano la provocazione, così che di giocare a calcio non se ne parla. Solo un confuso battere la palla con bestemmia a seguito. Su una di queste palle, sbucciata in area nemica dall’ingabbiato Zanetti, arriverà a colpire a rete in perfetta solitudine il signorino Flocchini. Il 2 a 1 autorizza ora Guance Rosse a pensare di potercela fare.
Gli ultimi minuti vedono la Valtrompia con la bava alla bocca all’assalto della Valsabbia, che regge l’urto con sufficiente tranquillità. Mancheranno il pareggio di un pelo, quelli là. La colpa è loro, se hanno gente che davanti alla porta sguarnita cicca la palla come gli sbronzi sbagliano le maniglie delle porte.

Falcidiati da squalifiche ed infortuni e malanni di stagione, ma non deve diventare un alibi, anche perché ci risulta che in campo si vada comunque in 11 cristiani, i Tromboni ottengono una vittoria insperata, per come si è giocato, ma figlia di coglioni fermi. Vuol dire che si sa vincere anche con il carattere. Dopotutto, se si è primi in classifica uno straccio di motivo ci sarà.
Il prossimo turno dice che bisogna andare a fare visita all’Impresa Edile Chiarini, terza forza del campionato. Ci raccontano belle cose di questa gente. Guance Rosse è avvisata. Salutiamo.

Armando dell’Oca

Guance Rosse (4 - 4 - 1 - 1): Zuaboni; Zorzi, Ebenestelli M. il capitano, Alberti detto Boiola, Piccinelli, Flocchini detto Tino, Simone da Bione, Ghidinelli detto Ciuz, Bordini detto Mino; Corsini; Zanetti detto Tittì
Entreranno: Bianchi detto Panì, Ricci detto Gonzo

La pagella dei giocatori di questa e delle altre partite giocate la potete trovare sul sito www.ascovestoneopen11.it.

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