Discarica bresciana
Ruspe in azione, via ai lavori per la realizzazione di una discarica per l'amianto in via Brocchi a Brescia

 
Alle 5.30 di lunedì mattina mattina gli escavatori di Profacta Spa erano già all'opera per trasformare l'area di via Brocchi in una discarica d'amianto. Mezzora più tardi alcuni membri del Comitato spontaneo contro le nocività sono arrivati al presidio permanente allestito il 30 luglio, e con grande rammarico hanno dovuto assistere all'inizio dei lavori.
In realtà l'autorizzazione - il cosiddetto Via - era già stato firmato da Provincia e Regione lo scorso luglio, ma solo ieri gli uomini di Faustini, proprietario di Profacta, hanno iniziato i lavori necessari per mettere in sicurezza l'area.
 
Per prevenire qualsiasi possibile disordine, due pattuglie della polizia locale hanno impedito l'accesso ai lati della discarica, di fatto bloccando il traffico su via Brocchi.
La scorsa settimana i presidianti avevano manifestato davanti agli uffici di Profacta per chiedere alla proprietà di rinunciare alla creazione della discarica d'amianto, ma senza successo.
La recinzione dell'area e gli escavatori in azione hanno dato ieri la più chiara delle risposte.
Flavio Faustini, presente ieri mattina in via Brocchi, ha voluto precisare che «Profacta ha tutte le autorizzazioni per procedere alla creazione della discarica, e lavorerà in modo trasparente, seguendo le direttive imposte dalla legge in merito allo stoccaggio dell'amianto».
 
Inizialmente sarà preparato il terreno per accogliere l'amianto e sarà allestito un capannone per accogliere i camion e verificare l'imballaggio degli scarti.
«Una volta che i camion carichi di amianto arriveranno a Profacta, saranno dirottati verso gli uffici, dove si controlleranno le autorizzazioni e le bolle di accompagnamento della merce - ha spiegato Flavio Faustini -. Se tutto sarà in ordine, i camion raggiungeranno il capannone di via Brocchi, dove sarà certificata l'integrità dei pacchi d'amianto».
 
A quel punto «non resterà che scendere in discarica per ordinare i bancali in modo omogeneo».
Alla fine di ogni giornata il sito sarà coperto con una pellicola di etilene fino a raggiungere uno strato d'amianto alto 5 metri, al quale si sovrapporanno un'altra pellicola di etilene e uno strato di terra.
Interrogato sulla posizione neutrale assunta dalla circoscrizione Est nei confronti della discarica, il presidente Ennio Garzetti ha dichiarato: «I presidianti si stanno battendo per la salute pubblica, ma esperti geologi hanno assicurato che il modus operandi imposto alla Profacta non causerà problemi alle persone».
 
A dare sostegno alle lamentele del Comitato spontaneo contro le nocività è intervenuta Gianna Baresi di Sinistra, Ecologia e Libertà; l'ex segretario provinciale di Rifondazione comunista ha lanciato un appello al centrosinistra perché interroghi il prefetto sulle modalità di stoccaggio.
 
Elisabetta Bentivoglio da Bresciaoggi
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