Aspettando la 24 H lago d’Idro
di red.

Comincia l’attesa per la gara endurance sulle rive dell’Eridio, in programma per l’inizio di giugno, che quest’anno raggiunge il primo lustro di vita.

Nel 2006 sulle rive del lago d’Idro nasceva un evento sportivo destinato a legare il proprio nome a quello di uno specchio d’acqua definito da molti un “fiordo norvegese” per le sue caratteristiche simili a quelle intagliate dalle fredde correnti marine delle latitudini nordiche. Il progetto era chiaro: offrire una competizione mountain bike endurance di alta qualità, inserita in una situazione scenografica particolarmente invitante anche per chi con la gara vive una vacanza completa. Per far questo, il comitato organizzatore si è avvalso dell’esperienza indiscussa degli amici della Val Rendena che rimangono tuttora leader di un movimento organizzativo che ha determinato un vero e proprio nuovo stile interpretativo dell’endurance.

Il Gs Odolese, che è sinonimo di qualità in campo organizzativo, ha fuso nel progetto anche l’esperienza maturata attraverso la blasonata Conca d’Oro Bike. Il risultato ha raggiunto i risultati sperati, proiettando la gara immediatamente ai vertici del gradimento. I riflessi del lago al tramonto e i bagliori dell’alba che tinge di verde le montagne al mattino hanno accompagnato i biker che già dalla prima edizione hanno animato, numerosissimi, una competizione entrata nel poker nazionale delle 24 H. Memorabile il primo campionato italiano endurance Fci del 2007, corso a Idro in mezzo ad un autentico uragano: una prova d’orgoglio per atleti e organizzatori che ha temprato il marchio della 24 H di Idro, rendendolo leggendario.

Il 2010 segna un lustro per un evento che presenta ora tutta la classe maturata nei primi anni di vita. Tutto sarà all’insegna della qualità perché il movimento della mountain bike ha bisogno di questa e altre referenze: uno sport che, tra gli ultimi nati, ha saputo raccogliere migliaia di appassionati e come pochi altri riesce a valorizzare il territorio in tutti i suoi aspetti. Manifestazioni che veicolano migliaia di atleti e altrettanti accompagnatori da rendere concreto un benefico effetto indotto nelle località interessate tra tutte le attività ricettive e commerciali presenti, in difetto solo nel seguito mediatico che ancora ignora agli alti livelli un fenomeno di massa ormai fondamentale nel panorama degli sport nazionali. Un’organizzazione che deve fare tutto da sé solo con l’obiettivo di offrire a chi pratica questo sport un grande evento dove esprimere il proprio potenziale agonistico.

A partire dal gadget, la 24 H di Idro, che quest’anno si disputerà il 5 e 6 giugno, offrirà grande “appeal”: una splendida maglia ciclistica personalizzata che potrà abbinarsi anche alla salopette coordinata. Premiazioni, come sempre, eccezionali per oltre 250 atleti. Pasta party free 24 ore su 24, servito sempre caldo, colazione mattutina, ristori, massaggi. E ancora docce calde senza sosta. Illuminazione notturna del percorso, musica e intrattenimento: il tutto inserito nel borgo dove negozi, bar, gelaterie, pizzerie e ristoranti resteranno aperti oltre gli orari normali per agevolare l’impegno di atleti e accompagnatori. Una competizione che vuol definirsi con le parole di un grande atleta iridato quale Carlo Zaglio: “Un’esperienza che tutti gli sportivi, non solo ciclisti, dovrebbero provare almeno una volta nella vita, perché lascia non solo un ricordo indelebile, ma una forte prova di carattere che rimane per sempre” e che, per questo, invita tutti a partecipare a un grande sogno sportivo.

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