“Mal-aria” anche a Odolo
di Cesare Fumana

Da 13 giorni la centralina dell’Arpa collocata nel paese della Conca d’Oro sta registrando esuberi con un trend crescente nel livello di polveri sottili.

L’alta concentrazione di polveri sottili, le famigerate Pm10, oltre la soglia di allerta fissata per legge a 50 microgrammi per metro cubo, non è una situazione che riguarda solamente le grandi città.
Anche la centralina dell’Arpa posizionata a Odolo sta registrando negli ultimi giorni un livello di inquinanti ben al di sopra della soglia di attenzione, con un picco di 100 microgrammi raggiunto nella giornata di ieri.

Dall’inizio dell’anno e fino a ieri, mercoledì 27 gennaio, sono state ben 16 le giornate in cui la media delle concentrazioni di polveri sottile ha superato il livello d’attenzione, consecutivamente e con un trend crescente negli ultimi 13 giorni, come si può notare anche dal grafico preso dal sito dell’Arpa Lombardia.

La situazione riguarda da giorni anche Brescia (ieri 118 ug/m3), Sarezzo (100) e Rezzato (108) e buona parte delle città lombarde, tanto che a Milano hanno deciso il blocco del traffico per la giornata di domenica, dalle 10 alle 18.

Le condizioni meteo, ovviamente, giocano un ruolo importante nella stagnazione di inquinanti nell’aria, che non sono dovuti esclusivamente ai gas di scarico degli automezzi. Gli impianti di riscaldamento contribuiscono in buona parte, e le temperature rigide di questi giorni fanno la loro parte.

Proprio in questo senso vanno le parole pronunciate da Roberto Formigoni: «Se vogliamo abbassare i limiti di inquinamento dell’aria occorrono milioni di comportamenti diversi e virtuosi da parte di tutti noi. Il riscaldamento delle abitazioni e negli uffici va tenuto a 20 gradi, le auto più inquinanti non possono circolare per sei mesi e la legna non può essere bruciata sotto i 300 metri di altitudine».

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