Nuova casa della Valle: si riparte
di Ubaldo Vallini

Pasini: «I lavori a Nozza riprenderanno lunedě». Se ne occuperŕ la Ri.Pa. di Roč Volciano.

 
“E’ vero, siamo un po’ in ritardo, però posso annunciare che i lavori per la costruzione della nuova sede della Comunità montana riprenderanno lunedì prossimo”.
L’annuncio è del presidente della Comunità montana valsabbina Ermano Pasini, al quale proprio ieri avevamo deciso di chiedere conto delle dichiarazioni rilasciate a ottobre dello scorso anno, quando ci aveva detto che entro un mese gli operai avrebbero ricominciato ad occuparsi dell’opera incompiuta che da un bel pezzo fa mostra di sé su Largo Reverberi a Nozza di Vestone.
Un po’ in ritardo dunque: poco male quando finalmente si riesce a traguardare la fine dei lavori, prevista entro l’estate, visto che la Ripa di Roè Volciano che si è aggiudicata l’appalto ha ipotizzato di metterci cinque o sei mesi.
 
Mancano solo le «rifiniture»
Il “grosso” dello stabile è stato già eretto, ci sono da fare impianti, stendere intonaci e posare pavimenti. Si spera semmai che ulteriori problemi non derivino dalla vasta copertura in legno lamellare, rimasta a lungo in preda delle intemperie.
Il progetto di raddoppiare lo spazio a disposizione degli ufifci della Comunità montana era stato presentato da Pasini a fine ottobre del 2006, quando ancora gli enti sovraccomunali come le Comunità montane non erano ancora “in odore” di ridimensionamento.
 
La storia
Almeno il primo lotto, nelle intenzioni, avrebbe dovuto essere inaugurato dopo un anno.
Un intervento che prevedeva l’investimento di 940 mila euro, ai quali se ne sarebbero aggiunti 800 per risistemare anche l’adiacente parte “vecchia” dello stabile.
Due anni dopo, invece, la nuova ala era ancora una struttura grezza in mattoni e cemento armato.
Parte del tempo se n’era andato in procedure d’appalto, che dopo gli annunci erano state più lunghe del previsto.
 
Stop forzato
Poi è successo che la ditta incaricata di fare i lavori ad un certo punto ha messo in sicurezza il cantiere e se n’è andata, facendo sapere solo in un secondo tempo che non avrebbe proseguito l’opera.
“Il resto del tempo l’abbiamo passato in adempimenti burocratici per invalidare il contratto, stabilire una penale, predisporre un nuovo capitolato e riappaltare i lavori” ha aggiunto Pasini.
 
I lavori
La parte nuova della sede comunitaria sorge su un terreno di proprietĂ  della ComunitĂ  montana e del Comune di Vestone.
Alta tre piani, la nuova struttura sarà unita a quella vecchia tramite una “passerella-corridoio” realizzata in ferro, alluminio e vetro, per evitare che alla fine alcune stanze dello stabile principale possano rimanere senza aperture verso l’esterno.
Al piano seminterrato troveranno spazio un auditorium-sala consiliare che potrà ospitare fino a 170 persone. Al piano terra nella parte esistente un’ampia zona sarà riservata ad archivio, ingresso, nuovo ufficio catastale.
 
Anche l'ufficio postale
C’è anche l’idea di trasferire in questi locali l’ufficio postale, unendo in un’unica sede gli sportelli vestonesi di Nozza e del capoluogo.
La parte ampliata sarà invece destinata agli uffici amministrativi dell’area servizi sociali con relativi sala riunioni e servizi. Il resto sarà suddiviso in modo che tutti i servizi abbiamo uno spazio adeguato nel quale essere erogati.
Ovviamente non sarà possibile razionalizzare tutte le superfici entro quest’anno. Per poterlo fare, infatti, sarà necessario attendere anche la conclusione del secondo lotto.
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