Odeno sfida lo spopolamento
Nella borgata collinare di Pertica Alta restano solo 69 abitanti, ma pochi mesi fa nella frazione è venuta al mondo Marta.

È uno dei tanti paesi montani del Bresciano che a partire dal Novecento hanno conosciuto un graduale spopolamento, e che oggi fatica a sopravvivere pagando tutti i disagi della periferia estrema. Eppure, Odeno di Pertica Alta continua a mostrarsi come una comunità «completa», nella quale sono ben presenti gli anziani ma che sa offrire anche segnali di rinnovamento anagrafico. Una «comunità lunga cent’anni», come stiamo per vedere.
Questa suggestiva località della Pertica Alta conta oggi 69 abitanti, 31 maschi e 38 femmine, distribuiti in 35 famiglie. E sono 70 le abitazioni che compongono il tessuto urbano; ma nella metà dei casi si tratta di edifici ormai disabitati, e con una percentuale significativa di stabili che, da seconde case utilizzate per il ritorno estivo di alcuni emigrati, sono comunque vuoti per buona parte dell’anno.

Ma approfondiamo il capitolo della struttura anagrafica di un paese che, pur interessato in passato da una forte emigrazione fuori dalle Pertiche, oggi rappresenta come dicevamo un intero secolo: a un estremo c’è Marta Zanolini, una bimba nata nel 2009 dall’unione tra Samantha Castelli di Odeno e Andrea Zanolini (che arriva da Livemmo), deve ancora compiere il primo anno di vita (succederà tra pochi mesi), mentre all’altro capo troviamo la signora Giuseppina Brescianini (che tutti conoscono come Giuseppa), nata in questa frazione di Pertica Alta il 13 settembre del 1909, e che quindi da 4 mesi ha superato il secolo di vita.
Solo all’apparenza curioso il fatto che la signora Brescianini, la quale da poco più di cinque anni vive a Nozza di Vestone, nella casa di riposo, ma il cui cuore resta nel paese d’origine, abbia sposato prima del secondo conflitto mondiale un Gabriele Castelli (hanno avuto 2 figlie, Valeria e Violante) che non aveva nessuna parentela con la piccola Marta e neppure con la mamma Samantha: infatti, Castelli e Brescianini sono a Odeno i due cognomi principali, portati da un’ampia maggioranza dei 69 abitanti del piccolo borgo.
Detto delle particolarità demografiche, bisogna anche parlare dei problemi della vita quotidiana. Un tempo questo abitato collinare ospitava una bottega, una fiaschetteria e alcuni bar; mentre oggi il panorama si è svuotato, e restano solo la chiesa e il cimitero, anche un po’ fuori dal paese. L’unico locale pubblico rimasto, aperto una decina d’anni fa sulla via principale, è la pizzeria Siavine (dal nome dell’antico fienile ristrutturato e trasformato). E l’ultima «ricchezza» di Odeno è rappresentata dallo storico lavatoio.
Tornando alla demografia, negli ultimi 10 anni sono nati in quattro, mentre sono ben 12 i bambini in età scolare. Ventisei residenti lavorano, mentre in 25 sono pensionati, 10 dei quali ultraottantenni. E complessivamente, Odeno è femmina: le donne sono 38 (contro 31 uomini), e sono donne sia la più giovane sia la più anziana.

Massimo Pasinetti da Bresciaoggi

Nella foto la più anziana e la più giovane di Odeno di Pertica Alta

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