Bagolino comincia dalla pace
Per il Capodanno, il centro storico della Valle del Caffaro si č animato per leggere e meditare sulla pace, che ci chiede piů responsabilitŕ nei confronti dell'ambiente.

 
C'erano un gran numero di genitori con i propri figli e numerosi adulti dei vari gruppi di volontariato, dalla Protezione Civile ai Vigili del Fuoco, dai Volontari dell’Ambulanza ai volontari del gruppo del Rododendro, dal Coro all’ Avis, dagli Alpini ai Fanti: è la Marcia della Pace per leggere e meditare il messaggio del papa per la Giornata Mondiale della pace dal titolo “Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato.”
 
Un messaggio molto chiaro che è stato approfondito da don Ovidio, col testo del cantico delle creature di san Francesco.
Il pellegrinaggio è partito dalla antica fontana di Piazza Consiglio con il segno dell’acqua, si è passati nella storica via Portici e fino a Piazza Mercato con il segno del fuoco, del vento e della terra.
 
Nelle soste il Piccolo Coro cantava canti spirituali, il clima era mite e i flambeaux accesi creavano una bella atmosfera.
Si è giunti nella chiesa parrocchiale, la cattedrale tra i monti, che si è riempita di bambini, giovani e adulti.
Lì si è ascoltata la testimonianza di don Gabriele Scalmana, insegnante di scienze e delegato vescovile di Brescia per la pastorale del Creato che ha sottolineato come anche nella provincia di Brescia, viaggiando dalle valli al Garda e alla pianura, nel mezzo di tante bellezze naturali, ormai si notano costruzioni e deturpazioni dell’ambiente molto evidenti.
 
Sarebbe necessario ritornare a scelte piĂą responsabili che possano conservare e mantenere le bellezze e la ricchezza del nostro ambiente naturale anche per il futuro dei nostri giovani.
Due ore vissute insieme che si sono concluse con una bevanda calda nell’oratorio.
A Bagolino il clima era mite ma era pur sempre il pomeriggio del primo giorno dell’anno.
 
Buon anno a tutti da don Arturo
 
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