Statuto, l'altra campana
di red.

La "nuova era" della Comunità montana della Valle Sabbia comincia subito con forti ed irrisolte contrapposizioni

 
In merito all'assenza del gruppo "Insieme per la Valle", pubblichiamo nella sua forma integrale la lettera inviata dai suoi componenti poco prima che l'Assemblea avesse luogo. Era indirizzata al presidente della Comunità montana e ai componendi dell'Assemblea, ma nel corso della riunione non è stata pubblicamente letta.
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«Egr. Presidente,
l’Assemblea che si riunisce in data odierna ha all’O.d.G., tra gli altri, due argomenti di particolare rilievo: i bilanci di previsione 2010 e triennale 2010-2012 ed il nuovo Statuto della Comunità Montana di Valle Sabbia.
Temi che riguardano il futuro dell’Ente sovracomunale e del nostro territorio e che, per queste ragioni, avrebbero richiesto il coinvolgimento e la partecipazione, con pari dignità, di tutti i Comuni che compongono la Comunità Montana.
In tal senso ci eravamo espressi anche in occasione dell’Assemblea del 30 u.s., convocata per l’approvazione dell’assestamento del bilancio 2009, manifestando il più fermo dissenso per il fatto che investimenti per circa 1.100.000,00 euro, provenienti da Legge 25, avanzo di amministrazione ed altri fondi, fossero stati destinati nel chiuso della Giunta esecutiva, seguendo logiche assai poco trasparenti, senza coinvolgere tutti i Sindaci valsabbini.
Stesso copione per i bilanci 2010 e per il triennale 2010-2012: tutto già stabilito dai soliti noti e, per gli altri, prendere o lasciare.
 
E, incredibilmente, stesso copione anche per lo Statuto, il punto più alto dell’autonomia di un Ente, liquidato in poche battute, durante una riunione priva del numero legale e durata poco più di un’ora.
Uno Statuto che, in quanto carta fondamentale dell’Ente, in quanto collocato in una fase di profonda trasformazione (forse di soppressione) delle Comunità Montane, avrebbe richiesto una profonda riflessione ed il più ampio coinvolgimento dei nostri Comuni, non solo dei loro Sindaci, ma anche dei rispettivi Consigli Comunali.
E invece, benchè la Commissione Statuto fosse stata nominata già il 27 agosto 2009, il Presidente della Comunità Montana ha atteso il 18 dicembre per convocarla e, rinunciando a qualsiasi ambizione di autonoma determinazione dei nostri Comuni, si è limitato ad assumere la bozza di Statuto predisposta dall’UNCEM Lombardia, ovviamente limitando gli strumenti di partecipazione ed esaltando i poteri del Presidente, anche in palese contrasto con gli indirizzi contenuti nella nuova “Carta delle Autonomie Localiâ€.
 
Come era facile prevedere, la logica di contrapposizione politica che ha ispirato l’elezione dei vertici dell’Ente avvenuta la scorsa estate, ha finito per equiparare l’Assemblea della C.M. al Consiglio Comunale di un piccolo Comune, dove gli elettori, col loro voto, hanno assegnato compiti diversi: di governo, alla maggioranza, di controllo alla minoranza.
Ma in una Unione dei Comuni, qual è la Comunità Montana di Valle Sabbia, l’assemblea è composta dalle maggioranze dei nostri Comuni e dunque, nel suo agire, rispetto alle contrapposizioni politiche, deve far prevalere la ricerca paziente del punto di equilibrio delle istanze che provengono da tutti i Comuni, aventi tutti pari dignità, i medesimi diritti e gli stessi doveri.
 
Ma, fino ad oggi, decisamente, così non è stato.
Ed è per questa ragione che, stasera, non saremo in Assemblea a rappresentare i nostri Comuni, a discutere inutilmente di bilanci e statuto già decisi da altri.
Confidando nel Suo ruolo di garanzia, affinchè vengano quanto prima ripristinate le più elementari condizioni per il libero e plurale confronto tra i Comuni valsabbini, porgiamo i più distinti saluti».
 
Oriano Ceresa - Sindaco di Barghe
Angelo Ferrari - Assessore di Roè Volciano
Gian Luigi Zanola - Sindaco di Serle
Mariano Agostini - Assessore di Vallio Terme
Ermanno Comincioli - Sindaco di Villanuova s/C.
Carlo Panzera - Sindaco di Vobarno
 
 
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