E per Natale? Una ruspa
Un contributo della Fondazione della Comunità Bresciana ha permesso alla squadra di protezione civile di Mura di dotarsi di un nuovo mezzo

 
Una bella ruspa modello Fiori AL450, nuova fiammante. Ecco il regalo di Natale per il gruppo della Protezione civile di Mura. Il mezzo affianca la fresa, lo spargisale e la «lama» che già il sodalizio utilizza per dare supporto all’Amministrazione comunale tutte le volte che nevica e c’è da sgomberare le strade interne al paese.
«Altre volte ci capita di dover porre rimedio a piccole frane che coinvolgono le nostre strade di montagna, le stesse che ci servono per raggiungere gli angoli più remoti del territorio. Con questa ruspa potremo fare un ottimo lavoro anche in quelle situazioni», afferma Bortolo Gallia, che lo scorso aprile ha sostituito alla presidenza del sodalizio Sergio Pilotelli, attuale assessore a Territorio ed Ambiente nel centro del Savallese che ha chiesto il cambio al termine del suo terzo mandato quinquennale.
 
Il nuovo mezzo, del valore di circa 40.000 euro, è stato acquistato dal gruppo grazie ad un sostanzioso contributo della Fondazione della Comunità Bresciana al quale si sono aggiunti il sostegno dell’Amministrazione comunale e l’autofinanziamento da parte degli stessi volontari.
Un gruppo particolarmente affiatato, quello murense, fondato già nel 1996, anche se è stato riconosciuto con decreto regionale solo nel 2001.
Fanno parte del sodalizio 23 volontari «operativi», tutti in regola coi corsi e gli aggiornamenti. Mica pochi per un piccolo Comune che conta meno di 800 anime.
 
«I volontari della protezione civile di Mura - dice l’assessore Pilotelli, rimasto a coprire il ruolo di vicepresidente del sodalizio - si occupano un po’ di tutto e la cosa ci pare ovvia, in una piccola realtà montana come la nostra: pulizia delle strade quando nevica, in supporto di chi ha il compito istituzionale a farlo, ma anche controllo del territorio, manutenzione di sentieri e strade, soccorso e trasporto per le persone in difficoltà, antincendio boschivo e chi più ne ha più ne metta».
 
Un’efficienza ed un ruolo che sono il frutto di un impegno costante nel tempo e della generosità dimostrata da Comune, Comunità montana e Provincia, e da enti che a loro volta hanno a cuore lo sviluppo sociale del territorio come la Fondazione della Comunità Bresciana. Così sono arrivate negli anni scorsi la nuova sede e le attrezzature. Così è stato coltivato il sano proposito di dare una mano a chi ti sta vicino e soprattutto nel momento del bisogno.val.
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