La «casa dei vobarnesi» ha bisogno di un serio intervento di risanamento, e adesso, finalmente, è arrivato il momento del via ai lavori. «Il municipio verrà ristrutturato investendo complessivamente 900 mila euro - spiega il sindaco di Vobarno Carlo Panzera -, e il programma prevede la sistemazione di tutto il palazzo, compresa la posa di un ascensore. Ma per ora ci dedicheremo alle opere più urgenti: la sistemazione del tetto e la realizzazione di nuovi servizi igienici».
Questa parte del programma, la più impellente, prevede un investimento di 220 mila euro solo 10 mila dei quali provenienti dalle casse comunali: il resto arriverà dalla sottoscrizione di un mutuo. «Dato che piove all’interno dell’Ufficio tecnico - prosegue Panzera -, l’intervento non è più rimandabile». Ma non c’è solo il problema tetto: i servizi igienici non sono in regola, e vanno eliminate in fretta le barriere architettoniche.
Partiamo dalla situazione della copertura, e appunto dalle difficoltà del personale dell’Ufficio tecnico, alle prese con l’inagibilità degli spazi e costretto da tempo a operare in altri spazi. Il disagio, va ricordato, si è presentato nonostante lo stesso tetto che oggi fa acqua sia stato realizzato solo alcuni anni fa. È evidente che i lavori già realizzati non sono stati per niente compiuti a regola d’arte, è oggi il problema non è solo quello dello «sfratto» degli impiegati e dei funzionari, ma anche quello della salvaguardia della consistente mole di materiali e documenti che questo settore comunale custodisce.
L’operazione restauri, intanto, incontra le critiche di Paolo Pavoni, capogruppo della minoranza del Pdl: «Era previsto uno stanziamento immediato di 400 mila euro e lo si è ridotto a 220 mila, tagliando i lavori messi subito in cantiere. Ma soprattutto, riteniamo assurdo che due anni dopo la posa del tetto del Comune si sia costretti a spendere per le riparazioni: queste spese dovrebbero essere a carico della ditta che si è occupata del cantiere».
Massimo Pasinetti da Bresciaoggi