Scaglioni - Asco Vestone 1-1
Tra un campo sintetico e uno in terra battuta, finalmente si ragiona sopra un campo in erba vera, quella che cresce dal terreno perché ce l'hai seminata. Campo perfetto, che a guardarlo dalla panchina senza possibilità alcuna di metterci piede, tu riserva, ti girano i bulloni. La partita inizia nel segno dell'equilibrio. A Guance Rosse che disegna trame offensive con palla veloce in profondità risponde la signora Scaglioni che preferisce un calcio più tecnico e avvolgente, ma più lento. Occasioni limpide non se ne hanno né di qua né di là, così ci pensa il portierone spilungone locale a darci da scrivere: rinvio maldestro sullo stomaco di Bordini, che rapido effettua un cross preciso, come poche volte in vita sua, sul piede del proprio capitano che in bello stile mette nel sette di mezza girata. Andare al riposo avanti di uno è una situazione da non buttare via.
La ripresa inizia sulla falsariga del primo tempo. Questa volta l'equilibrio lo spezza il retrobottega vestonese: pasticciaccio brutto a regalare la palla del pareggio; 1 a 1 che fa nascere cattivi pensieri nella testa dei tromboni. La reazione è orgogliosa e accorata: Guance Rosse proverà fino alla fine a vincerla, e quasi ci riesce se l'arbitro non le annullasse un gol per fuorigioco, ma niente da fare. Fischio finale arriverà a sancire il maledetto pari.
Battuta d'arresto per i campioni e 2 punti persi; si doveva, e soprattutto si poteva, fare bottino pieno per dare continuità di vittorie e stare nella scia di quella Promotica Sarezzo che va come un treno (vincendo il suo, ora potrebbe essere avanti di sei punti), ma la continuità non sembra essere tra i pregi di questa Asco Vestone. Il futuro ci sembra più incerto del previsto.
Armando dell'Oca
Guance Rosse (4-4-2): Rotti. Rizzi, Zorzi, Howazzo, Niboli. Mino, Bito, Simone da Bione, Tino. Gottardi, Cappa il capitano.
Entreranno: Misto, Corsini, Gonzo.
