A scuola di «formaggeria»
di val.

Sar la “Trasformazione casearia” affrontata a diversi livelli, l’argomento all’ordine del giorno di tre incontri in programma per il prossimo dicembre in Valle Sabbia.

 
Si tratta di una proposta del Servizio Agricoltura della Comunità montana che, in collaborazione con il Centro per il miglioramento qualitativo del latte e della carne bovina, intende erudire professionisti ed appassionati nell’arte del fare il formaggio.
Occasione particolarmente ghiotta, perché ad essere analizzata dal punto di vista teorico, pratico e poi anche normativo, sarà in pratica la bozza di un disciplinare che presto porterà alla definizione di un nuovo marchio, che riguarderà un nuovo stagionato valsabbino.
 
Appuntamwenti dedicati per lo più ai professionisti, non fosse altro che per l’orario in cui vengono proposti, ma aperti a tutti gli interessati.
Si comincerà martedì primo di dicembre alle 9 e 45 nella sede di Nozza della Comunità montana, con “la produzione del formaggio stagionato”, una lezione teorica con il professor Ottavio Salvadori Del Prato, insigne studioso ed autore di numerose pubblicazioni sull’argomento.
 
Giovedì 10, alle 13 nel caseificio sociale Valsabbino di Sabbio Chiese, il professore tratterà lo stesso argomento, ma la lezione sarà pratica. Ultimo appuntamento per giovedì 17, ancora alle 9 e 45 e ancora nella sede della Comunità montana, quando la dottoressa Roberta Blanes illustrerà le procedure relative al bollo Ce e alla Diap per la lavorazione del latte, ed i tecnici del Centro Latte relazioneranno sui Piani di autocontrollo aziendali.
Chi desidera più informazioni può telefonare al servizio Agricoltura della Comunitù montana Valsabbia allo 0365-81138 e chiedere di Michele.
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